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Coronavirus, sottosegretario all'Istruzione: "Le scuole non riaprono più"

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Le scuole riapriranno a settembre: l'emergenza coronavirus blocca gli edifici scolastici e pone nuove sfide per la didattica a distanza.

L’emergenza coronavirus non permette di riaprire le scuole: secondo il sottosegretario all’Istruzione De Cristoforo, infatti, sui banchi si tornerà a settembre. Lo aveva già ipotizzato Locatelli il rientro a settembre, e anche la linea del governo, unitamente alle direttive del comitato tecnico scientifico, pare propendere verso questa soluzione. E mentre il governo pianifica la riapertura delle prime attività, la scuola cerca di riorganizzarsi in vista degli Esami di Stato prima e del rientro a settembre poi. Secondo il sottosegretario servono almeno 3 miliardi per ripartire e occorre seguire un piano e un’organizzazione per garantire la sicurezza degli studenti.

Coronavirus, le scuole non riaprono

“Bisogna fare tutti gli sforzi possibili per riportare in classe docenti e discenti”. Questa è la priorità secondo il sottosegretario De Cristoforo: le scuole non riapriranno più e sui banchi si tornerà a settembre. La didattica a distanza ha colmato il vuoto – ha sottolineato De Cristoforo -, ma ogni giorno amplifica le disuguaglianze che già a scuola esistono. Il ministero deve insediare al più presto una task force e costruire un cronoprogramma per i prossimi quattro mesi e mezzo. È il momento di trovare tre miliardi per la scuola italiana, che nelle ultime stagioni ha avuto scarsa attenzione”.

Il sottosegretario ha messo in chiaro quelle che sono le ipotesi da percorrere nel corso dell’emergenza: turni in classe mattina e pomeriggio o, dove non si può, lezioni miste in aula e a casa. Saranno quindi lezioni più brevi, ha spiegato De Cristoforo, con l’utilizzo del sabato per la didattica e cantieri aperti in estate per recuperare classi ed edifici che hanno bisogno di interventi non strutturali. “Per fare tutto questo – ha concluso – servono risorse nuove. Tre miliardi, almeno. Task force e cronoprogramma”.