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Falsa bozza di Regione Lombardia: il finto documento sulla fase 2

Falsa bozza regione Lombardia

È diventata virale sui social una falsa bozza di Regione Lombardia sulle riaperture post coronavirus: gli amministratori sporgono denuncia.

Sui social network sta circolando una falsa bozza di un presunto documento emanato da Regione Lombardia sulla fase 2 dell’emergenza coronavirus e le possibili date per riaprire le attività commerciali. Si tratta però di un fake che il governo regionale ha già provveduto a denunciare alla Polizia Postale.

Falsa bozza di Regione Lombardia

Il file, simile per grafica e linguaggio alle ordinanze, ha già allarmato diverse persone per via delle surreali misure inseritevi. Si parla infatti del divieto di spostamenti tra regioni fino al 5 ottobre 2020, della riapertura dell’aeroporto di Linate e Orio al Serio solo il 1 settembre 2020 ma anche della chiusura fino al febbraio 2021 di “attività artistiche, d’intrattenimento e divertimento, sale cinema e teatri“. Per di più la riapertura delle palestre verrebbe fissata per l’8 marzo 2021. Niente di più allarmante per gli utenti poco attenti ma anche nulla di più evidentemente falso per chi analizza il documento in dettaglio.

Sono infatti diversi gli elementi che suggeriscono che si tratti di una bozza finta e mai discussa dalla Regione. Primo fra tutti il refuso che ha trasformato “scaglionati ” in “scoglionati“. In secondo luogo si legge che “le coltivazioni intensive di massa agricole e produzioni animali e vegetali biologiche, caccia collettiva e allevamenti animali ad alta presenza umana” potranno riprendere solo a marzo 2021. In realtà, essendo attività all’aperto, sono meno rischiose di molte altre e non c’è ragione per rimandare di un anno la loro ripresa. Inoltre in calce all’ultima pagina si legge: “DIRETTIVE REG. EX. 445 – 1 LUGLIO 2021”, ma la norma a cui si fa riferimento non può esistere dato che reca una data del 2021 e dunque non ancora trascorsa.

In un comunicato dell’agenzia stampa regionale, l’amministrazione ha reso noto che sporgerà denuncia contro ignoti alla Polizia Postale per far chiarezza in merito al falso documento. Per la Regione “si tratta di un’azione vergognosa e gravissima“.