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Lockdown, Alessandro Meluzzi: "Avanti così e siamo fott*ti"

alessandro meluzzi

Il lockdown prolungato a causa del coronavirus - secondo Alessandro Meluzzi - è una misura da polizia fascista e ci farà morire di fame.

Prolungare il lockdown fino al 3 maggio potrebbe essere stato uno sbaglio: secondo Alessandro Meluzzi, infatti, questa misura autoritaria è tipica “del clima da polizia fascista”. Inoltre, se non moriremo di coronavirus – ha aggiunto ancora – moriremo di fame. Intervenuto ai microfoni di Radio Radio, Meluzzi ha confessato come il controllo attraverso i droni sia assurdo: “(…) un elicottero che insegue un uomo su una spiaggia o una donna che porta a passeggio il cane”. Lo psichiatra ha quindi definito questo periodo di emergenza al pari di una “tragica-commedia”.

Alessandro Meluzzi sul lockdown

“Di fronte a tutte queste misure non si può non cogliere un fondo di follia a cui si innestano reazioni sproporzionate epiche e da commedia”. Questo è stato il commento di Alessandro Meluzzi sul lockdown e sui controlli attraverso i droni messi in campo dalle Regioni. Commentando quindi la possibilità di uscire con gli animali domestici, Meluzzi ribadisce: “Si può uscire col cane, ma un bambino per mano della nonna o del papà non può uscire neanche al guinzaglio”.

Per quanto riguarda, invece, la chiusura totale delle attività commerciali e produttive, lo psichiatra rivela che “non moriremo di coronavirus, ma di fame”. Questa crisi di proporzioni mai vista dal 1930 sta portando il Paese “in una situazione devastante”: la recessione, solo in Italia, è oltre il -9%.

E infine si lascia andare a un duro sfogo: “Quello da cui non usciremo è questa follia collettiva – ha concluso -. O si fa ripartire il Paese o siamo fott*ti. Non conteremo i morti di virus, ma moriremo di fame o di follia”.