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Coronavirus, fase 2: come cambierà viaggiare in aereo?

coronavirus, viaggiare in aereo nella fase 2

Un posto vuoto tra i passeggeri, questa l'ipotesi più plausibile per viaggiare in aereo nella fase 2 del coronavirus.

Tutti, dalla classe politica ai cittadini, si interrogano su come potrà essere la fase 2 della lotta al coronavirus, quella in cui seppur lentamente tutti i settori dovranno provare a riprendere la loro normale attività. I dubbi maggiori riguardano naturalmente le aree del turismo e dei trasporti. Quando e come si potrà tornare a viaggiare? E come sarà, ad esempio, prendere un aereo? Le compagnie aeree starebbero già pensando ad un piano per far rimettere in volo a pieno regime i propri vettori, tenendo sempre ben presente l’importanza del distanziamento sociale come unica arma efficace per combattere il Covid-19 ed evitare l’insorgere di nuovi, pericolosi focolai.

Fase 2, come si farà a viaggiare con l’aereo?

Tra le ipotesi a cui si lavora c’è ad esempio quella che prevede di lasciare vuoti i posti di mezzo, in modo da garantire ai passeggeri un’adeguata distanza. I voli dunque riprenderanno, ma l’affluenza sugli stessi sarà molto ridotta. C’è chi si sta attivando in tal senso. La compagnia Delta Airlines ha ad esempio annunciato che sta apportando delle importanti modifiche agli standard di volo prevedendo un riduzione dei passeggeri. Dello stesso tenore anche l’iniziativa lanciata da American Airlines chiamata Posti rilassati che prevede il blocco del 50% dei posti medi su ciascun aereo.

Le opinioni discordanti delle comapgnie low cost

Anche EasyJet, ferma dallo scorso 30 marzo, ha fatto sapere che l’ipotesi a cui si ragiona per la ripresa è quella di lasciare vuoti i posti intermedi dei tre disponibili per lato nella fusoliera. Johan Lundgren, amministrato delegato della compagnia low cost, ha così presentato il piano di rilancia della compagnia: “Lavoreremo con le autorità e ascolteremo le opinioni dei clienti su ciò che ritengono sia la cosa giusta da fare, in particolare nel periodo di riavvio delle attività, una fase che non sappiamo quanto durerà. Stiamo anche pensando a sistemi di sanificazione degli aerei che possano essere ancora più efficaci”.

Di parere nettamente contrario è invece l’altra celebre low cost, Ryanair, secondo la quale lasciare un posto di distanza tra i passeggeri non sarebbe un modo efficace per garantire la sicurezza e inoltre questo sarebbe difficilmente sostenibile per le compagnie aeree.