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Coronavirus: escort in quarantena, non tutte lavorano in cam

Coronavirus, escort in quarantena ma non tutte lavorano in cam

Durante l'emergenza Coronavirus, alcune escort violano la quarantena per incontrare i clienti mentre altre lavorano col Pc.

Tempi duri quelli del Coronavirus per chi fa la escort e si ritrova a vivere in quarantena. Non tutte possono lavorare da casa e molte violano il divieto di uscita per incontrare i clienti e prostituirsi. Katiuscia ha 45 anni e svolge questa professione da 2, lavorando anche come lava piatti presso un ristorante.

Escort e quarantena ai tempi del Coronavirus

La donna ha chiesto all’Inps il bonus da 600 euro ma in veste di impiegata presso il ristorante e non come prostituta. Per lei soddisfare le richieste dei clienti stando a casa è impossibile, perché vive con i suoi figli piccoli e non può utilizzare la webcam come fanno molte.

Katiuscia spera di poter ricevere i 600 euro perché non ha più soldi per mantenere i due bimbi e fa fatica a campare. “Guadagno molti di più con la prostituzione, da lì vengono gli introiti maggiori. Purtroppo devo anche limitarmi, perché non ho tutto questo tempo a disposizione”, racconta.

Non nega di aver incontrato qualche cliente fuori da casa, violando le restrizioni anti Coronavirus e rischiando il contagio: “Siccome tengo alla mia salute e a quella dei miei figli, ho visto un paio di persone che già conosco e delle quali mi posso fidare. Due, tre incontri a settimana. Mi faccio pagare di più, visto il rischio”, si giustifica.

La storia di Katiuscia

La donna si appoggia ad un sito Internet dove si pubblicano annunci a sfondo sessuale e lavora quindi in proprio. Da quanto spiega, per lei è una vocazione: “Ho fatto della mia passione una professione, esattamente come tante altre persone”. Nessuno l’ha mai costretta a fare la escort né a prostituirsi, l’idea le è balenata quando si è trovata in difficoltà economica con due figli a carico.

Katiuscia era sposata, ma un giorno suo marito le ha detto di amare un’altra donna e l’ha lasciata sola, sparendo del tutto, senza darle più un soldo. “Se potessi io farei solo la prostituta come lavoro, voglio dire la verità. Avere la possibilità di farlo in maniera regolare, lo farei molto volentieri”, spiega, “Considerando che non posso dedicare il tempo che le mie colleghe dedicano a questo lavoro, io faccio sui 2000-2500 euro al mese”.