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Coronavirus, per Arcuri uno staff di 39 portaborse e burocrati

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Al commissario per l'emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, è stato dato uno staff di 39 persone. È polemica.

Per combattere l’emergenza coronavirus è stato nominato il commissario Domenico Arcuri: è stato dotato di uno staff composto da 39 persone. Il governo Conte, insieme alle varie task force, sta cercando di trovare la giusta quadra per uscire dal pantano coronavirus. Ma non mancano le polemiche circa i costi di queste commissioni di consulenza. Anche perché a leggere i nomi dello staff di Domenico Arcuri si ritrovano conoscenze già note e utilizzate sia da Borrelli (capo Protezione Civile) che dal ministro Roberto Speranza. A confermare questi numeri corposi dello staff in dotazione all’a.d. di Invitalia è l’ordinanza 7/2020 datata 1 aprile 2020: nella stessa non si fa alcun riferimento a eventuali compensi, ma si indicano le personalità che comporranno lo staff e i compiti.

Coronavirus, staff Arcuri: chi sono

Qual è lo staff di Arcuri per l’emergenza coronavirus? Ci sono diversi personaggi noti. Per esempio c’è Massimo Paolucci: capo della segreteria politica del ministro della Salute ed ex commissario per l’emergenza rifiuti in Campania. Sarà lui a garantire il supporto per tutte le questioni strategiche con particolare riferimento alle acquisizioni di dispositivi e apparecchiature sanitarie e più in generale dovrà lavorare di intesa con il ministero della Salute. Altro nome noto nello staff di Arcuri è quello di Rinaldo Ventriglia, colonnello dei Carabinieri in pensione. A lui il ruolo di advisor sulla logistica e si occuperà del supporto nel coordinamento delle attività di distribuzione e della gestione dei voli. Antonio Ilacqua, avvocato e consigliere del ministro degli Affari regionali e delle autonomie, Francesco Boccia, in qualità di legal advisor. Lui dovrà fornire il supporto giuridico per tutte le questioni afferenti alla gestione dell’emergenza.

E ancora, nel corposo staff di Arcuri trova spazio anche il comitato di coordinamento composto da Luigi D’Angelo, Gabriella Forte e Federica Zaino; il ruolo è quello di supportare – nella pianificazione, nel controllo e nel coordinamento delle attività e nella gestione delle donazioni – il lavoro di Arcuri. D’Angelo, inoltre, è un ex funzionario di Palazzo Chigi mentre Forte è responsabile organizzazione e sviluppo di Invitalia. Tutti uomini vicini all’ad calabrese. Inoltre, nello staff di Arcuri si registra la presenza di un “Project management office”: a comporlo ci sono Silvia Fabrizi, Raffaele Ruffo e Davide Moriconi e una Struttura di relazioni istituzionali, affidata alla responsabilità di Federica Zaino. Quest’ultima arriva dallo staff di Roberto Speranza; inoltre, c’è anche Ermanna Sarullo, capo ufficio stampa del ministro Boccia, e Manuela Patella.

I gruppi di lavoro di Arcuri

Altra struttura presente nello staff di Domenico Arcuri è quella per la gestione dei dati attinenti l’emergenza coronavirus (esclusi quelli epidemiologici) che deve recepire tutti i dati provenienti dalle diverse funzioni. Il responsabile è Mario Ettorre, data manager di Invitalia. Inoltre, nello staff dato in dotazione ad Arcuri ci sono altre 21 persone che si occupano di gruppi di lavoro. Tra questi, per esempio, c’è Ernesto Somma, docente di Economia industriale all’Università di Bari responsabile dell’area incentivi e Innovazione di Invitalia. È a capo del team ‘Riconversione incentivi’, ovvero garantisce la raccolta delle proposte delle aziende, la verifica della fattibilità e la gestione del relativo incentivo. Andrea Urbani, direttore generale della programmazione sanitaria del ministero della Salute, è il responsabile del team ‘Analisi dei Dati’, mentre Roberto Rizzardo, dirigente di Invitalia, garantisce la raccolta delle proposte di fornitura e la loro analisi, il coordinamento con il Comitato Tecnico Scientifico per l’approvazione dei prodotti, la gestione dei contratti e dei fornitori.

Infine, nello staff di Domenico Arcuri per affrontare l’emergenza coronavirus troviamo altri nomi noti. Il primo è quello di Tino Ivo, colonnello, attuale capo servizio del Centro Operativo Aereo del dipartimento della Protezione civile. Si occupa del team ‘gestione voli’, ovvero della pianificazione dei voli internazionali per l’acquisizione del materiale proveniente dall’estero che viene poi inviata alla struttura costituita dal ministro degli Affari esteri, dal ministro della Difesa e dall’ufficio del commissario. Pasquale Izzo, direttore della Protezione Civile nazionale, si occupa della ‘Gestione della distribuzione’.