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Donna corre nuda in città ma nessuno l'aiuta: la rabbia del sindaco

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La giovane donna, beccata mentre corre nuda in città, è stata sbeffeggiata dai suoi concittadini. La rabbia del sindaco in un duro sfogo social.

Una donna corre nuda in città, ma non viene fermata né aiutata da nessuno. È questa la dura denuncia che arriva dalla città di Treviso dove una giovane ragazza – in evidente stato confusionale, forse a causa della pandemia da coronavirus – è stata sbeffeggiata dai suoi stessi concittadini. La sua corsa, infatti, si è arrestata solo grazie all’intervento del coordinatore della Protezione Civile locale; le immagini, invece, sono diventate di dominio pubblico – nella città di Treviso – per via delle riprese effettuate dai cittadini con gli smartphone. Un comportamento che ha fatto infuriare, non poco, il primo cittadino della città trevigiana, Marzio Favero. “La notizia del giorno non è affatto quella che una giovane donna in evidente stato confusionale abbia fatto una corsa nuda in una via della città, bensì che dei cittadini invece di soccorrerla o di chiamare il Pronto soccorso o la Protezione civile abbiano ritenuto divertente filmarla e fotografarla”, commenta il primo cittadino.

Donna corre nuda in città

Ma cosa è successo a Treviso? A ricostruire l’accaduto è Antonino Netto, coordinatore locale della Protezione Civile. Nella giornata di mercoledì 15 aprile, intorno alle ore 9:30, mentre l’uomo si stava recando in Municipio, ha visto casualmente una donna correre nuda a Posmon, all’altezza dell’incrocio tra via Valbella e la Schiavonesca-Marosticana. Immediatamente Netto è intervenuto per fermare la donna ed ha allertato le forze dell’ordine che si sono recate sul posto ed hanno condotto la giovane all’ospedale San Valentino per gli accertamenti del caso.

Non si dà pace, invece, Marzio Favero. Il sindaco di Treviso prosegue nel duro sfogo: “Dopo un mese di reclusione in casa, vi sono cittadini e cittadine che stanno crollando di fronte allo stress psicologico. Probabilmente la giovane donna oggetto di attenzione avrà accumulato stress su stress ma non sta a noi cercare di ricostruire le cause del suo comportamento alterato né di giudicarla però è una vergogna che di fronte al dramma di una donna, molti cittadini e cittadine abbiano ceduto al voyeurismo. Evidentemente non hanno perso un secondo per domandarsi se avrebbero gradito che ad essere oggetto di una pubblicità simile potesse essere una persona a loro congiunta o amica”.

Lo sfogo del sindaco

Marzio Favero, in occasione della notizia di una donna che corre nuda in città, ha voluto invitare la sua cittadinanza a una riflessione: “Oggi attribuiamo alla parola censura un significato solo negativo ma, come ricordava Umberto Eco, alle volte ha anche significati positivi perché non tutto deve essere offerto alla fruizione di un’opinione pubblica inconsapevole o senza gli strumenti adatti per interpretare gli avvenimenti. In questo momento le immagini sono anche a disposizione dei minorenni: è la dimostrazione, una volta di più, che i social non conoscendo filtri o mediazioni, consentono di dare sfogo alle pulsioni più turpi, ai sarcasmi più ignobili. Una domanda: siccome nessuno di noi è esente da errori o da comportamenti sbagliati: ci divertiremo molto se dovessimo scoprire che in internet circolano immagini o filmati che ci riguardano mentre stiamo compiendo qualcosa di cui in fase successiva potremo provare vergogna?”.

Infine, il primo cittadino della città di Treviso augura: “Alla giovane donna protagonista di questo gesto di potersi ristabilire al più presto ed esprimo la mia solidarietà ad Antonio Netto, il nostro encomiabile capo della Protezione civile, che, per essersi messo a scudo fra il corpo della giovane e i morbosi fotografi dilettanti, si trova ad essere oggetto di ironie immeritate e soprattutto, alla fine della fiera, prive di intelligenza”.