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Coronavirus, il caso degli autolavaggi: sono aperti, ma chi li usa viene multato

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Il caso degli autolavaggi durante l'emergenza coronavirus è paradossale, spiega Mariano Acquafresca in un'intervista in esclusiva a La Stampa.

Lavare l’auto ai tempi del coronavirus è diventato un problema: nonostante gli autolavaggi siano formalmente aperti, infatti, i clienti che li utilizzano vengono multati. Un caso, quello scoppiato a Torino, che fa discutere. “Siamo un centinaio di autolavaggi – racconta Mariano Acquafresca, il segretario provinciale di Assolavaggisti della Confesercenti, in un’intervista rilasciata in esclusiva a La Stampa – e fin dal decreto del 13 marzo e poi con quello del 22 marzo scorso noi rientriamo a pieno titolo tra le attività che possono restare aperte”. Per questo motivo ogni giorno aprono ai loro clienti e assistono all’intervento delle forze dell’ordine che invitano ad allontanarsi. “Ogni volta – prosegue Acquafresca – la sanzione è di 370 euro“.

Coronavirus, il caso degli autolavaggi

Scoppia la polemica sugli autolavaggi: nonostante siano tra le attività abilitate all’apertura nonostante il coronavirus, lavare l’auto risulta praticamente impossibile. Ogni qual volta che un cliente si avvicina alle pompe, infatti, viene fermato dalla Polizia e sanzionato. Il tutto perché non sussistono i comprovati motivi dello spostamento. “Ma se un rappresentante che deve andare da un cliente passa di qui non può fermarsi e lavare l’auto? – attacca Acquafresca -. E un cittadino che va a fare la spesa nel market qui difronte perché messe le buste nel cofano non può anche lavare la vettura?”. Tutti episodi che sono stati registrati. Acquafresca, di fronte a questa ingiustizia, ha deciso di presentare un ricorso.

Altri colleghi di Acquafresca, invece, hanno chiuso per evitare multe ai clienti. “Io ho scritto alla Prefettura per chiedere si faccia chiarezza”. Ma venerdì 17 aprile anche Mariano, di fronte all’ennesima multa a un cliente, si è visto costretto a chiudere. “Anche se gli autolavaggi rientrano tra le attività che potrebbero restare aperte per qualcuno lo dovremmo fare per far pulire solo auto delle forze dell’ordine, ambulanze e carri funebri, ma che senso ha e dove è scritto? Attediamo una risposta dalla Prefettura che metta la parola fine a questa situazione”.