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Coronavirus Italia, la mortalità non è aumentata del 20% per il coronavirus

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In Italia, per l'Istat, i decessi sono aumentati del 20% rispetto agli scorsi anni a causa dell'emergenza coronavirus.

Gli ultimi dati diffusi dall’Istat sui decessi in Italia lasciano intendere la misura in cui il nostro paese sia stato colpito dall’emergenza coronavirus. Nello specifico, come ha riportato un lancio dell’agenzia ANSA, si registra un aumento dei morti pari o superiore al 20 per cento nel periodo 1 marzo- 4 aprile 2020 rispetto al dato medio dello stesso periodo degli anni 2015-2019″. Numeri altissimi confermati purtroppo ogni giorno dal bollettino della Protezione civile delle 18:oo che, da diverso tempo, indica che i morti solo per il coronavirus siano sempre superiori alle 500 unità. Tuttavia, qualche giorno dopo la notizia è stata smentita e si è rivelato un lancio errato della stessa agenzia.

Il lancio errato dell’ANSA

Il rapporto dell’Istat al quale si riferiva l’agenzia italiana riguardava alcuni dei comuni maggiormente segnati dai decessi per coronavirus. Il dato del 20% si riferiva, in questa sede, a un aumento dei morti nelle zone maggiormente colpite dall’infezione. Nulla a che vedere, quindi, con il tasso di mortalità nazionale. Il rapporto dell’Istat prende in esame 1.689 comuni e rivela come sia la città di Bergamo quelle che ha registrato il maggior incremento nel numero di decessi.

Aumento del 20% dei decessi

Ad innalzare la percentuale di decessi sono in particolare i Comuni più colpiti dall’epidemia da Covid-19, ma è lo stesso istituto di statistica ad affermare “che in alcun modo questi dati possono essere considerati un campione rappresentativo della intera popolazione italiana”.
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I dati Istat dei decessi in Italia

Fra i comuni, in particolare, in testa a questa triste classifica c’è Bergamo, che segna un +382,8% di decessi. Seguono Crema (+322%) e Piacenza (+309,1%). E Poi Cremona, con un +286,6% di morti, Lodi (+261,5%) e Brescia (+203,8%). Oltre il 100% di decessi ci sono anche città come Parma (+164,3%), Biella (+154,5%), Imperia (+ 127,5%) e Aosta (+102%). A Como, in poco più di un mese, si registra invece un +86,4% del numero dei morti, seguono Varese (+70%), Genova (+54,4%) e Milano (+49,3%). Guardando questo elenco si capisce come la crescita nel numero dei decessi rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti sia fortemente dovuta all’emergenza coronavirus visto che ai primi posti della graduatoria delle morti ci sono principalmente comuni della Lombardia, dell’Emilia – Romagna, del Piemonte e della Liguria, regioni tra le più colpite dall’epidemia Covid-19.