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Coronavirus: pazienti trasferiti in Fiera a Milano da ospedali non saturi

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Alcuni pazienti con coronavirus degli ospedali lombardi sarebbero stati trasferiti in Fiera a Milano anche se le strutture non sono sature: come mai?

L’ospedale costruito a tempi record negli spazi della Fiera di Milano continua a far discutere: a suscitare polemiche sono le presunte segnalazioni da parte di altre strutture a cui è stato richiesto di trasferire dei pazienti nella nuova terapia intensiva nonostante i loro reparti non siano saturi. Per qualcuno si tratta di una strategia politica per far sembrare di grande utilità il reparto milanese, ma gli amministratori regionali hanno già spiegato i reali motivi.

Coronavirus: pazienti trasferiti in Fiera a Milano

I numeri di pazienti attualmente ricoverati in Fiera sono infatti di molto inferiori a quelli originariamente previsti. Il padiglione dunque, costruito soprattutto grazie alle donazioni effettuate da privati alla Regione, corre il rischio di non essere effettivamente utilizzato per lo scopo prefissato. E così qualcuno ha sollevato il sospetto che sia partita la richiesta a diversi ospedali di spostare lì alcuni malati in modo da far sembrare utile ed utilizzata la struttura agli occhi dell’opinione pubblica.

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La denuncia di Fabio Pizzul

A denunciare i trasferimenti sospetti è stato il capogruppo del Partito Democratico in Regione Fabio Pizzul. Costui ha affermato di aver ricevuto diverse segnalazioni di richieste di spostamento di malati in Fiera da ospedali che non sarebbero in una situazione di saturazione dei posti disponibili. Il suo sospetto è che la direttiva venisse direttamente dai vertici regionali e si è dunque chiesto: “Qual è l’obiettivo di questa operazione? C’è una strategia epidemiologica o l’obiettivo è solo quello di giustificare una struttura che rischia di rimanere inutilizzata?“.

Pizzul ha infine chiesto se la gestione del reparto in Fiera non rischi di mettere in difficoltà il Policlinico che necessita di riprendere al più presto la sua attività ordinaria. Inoltre nella struttura manca anche del personale sanitario, dunque si potrebbe correre un rischio per i malati.

La sua speranza è che l’operazione non continui a procedere solo per esigenze di comunicazione ma abbia un reale progetto sanitario ed epidemiologico.

Le spiegazioni della Regione

Nella giornata precedente l’assessore al Welfare Giulio Gallera era intervenuto sulla questione spiegando le motivazioni dei trasferimenti. L’obiettivo è quello di alleggerire i diversi ospedali della regione per far sì che molti reparti che erano stati adattati a terapie intensive possano tornare alla loro vocazione originaria. Inoltre, sia lui che Fontana, hanno più volte sottolineato che sarebbe positivo il non utilizzo della struttura perché significherebbe che sono presenti in regione meno malati gravi.