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Perché nei supermercati manca il lievito

Lievito

Nei supermercati manca il lievito non solo perché tanti stanno cucinando pizze, torte e pane.

Nei supermercati manca il lievito perché si coltiva, non si fa. Durante l’emergenza coronavirus i supermercati negli Stati Uniti e in altri paesi era introvabile la carta igienica mentre in Italia il problema è stato fin da subito il lievito.

Perché nei supermercati manca il lievito

Gli italiani chiusi in casa si sono dati alla cucina e questo ha fatto aumentare di 10 volte nelle ultime settimane la domanda di lievito. Non tutti sanno però che il lievito è un organismo vivo la cui coltivazione ha dei tempi tecnici che non possono proprio essere accelerati. Per questo i supermercati ne sono sprovvisti molte volte.

Mentre le file per accedere ai supermercati rimangono quotidianità per tutti noi, Alberto de Stasio, direttore generale di Cameo, produttore del lievito Bertolini e il lievito Paneangeli, ha spiegato al Post: “Grazie al grande impegno e alla positiva risposta dei nostri collaboratori, è stato possibile organizzare nuovi turni e giornate di produzione aggiuntive, per soddisfare un maggior numero di richieste. Tutto questo pur avendo rallentato i ritmi del nostro stabilimento produttivo di Desenzano del Garda, al fine di garantire le necessarie misure di sicurezza dei nostri collaboratori, anche e soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria”.

Questo ingrediente non deriva da un processo industriale intensivo ma è un microorganismo che prende vita da un sottoprodotto di origine agricola, il melasso da zucchero. Quindi non è possibile dimensionare la produzione a seconda delle richieste. Inoltre in questo periodo è cresciuta anche del 10 per cento, la domanda di lievito da parte delle aziende che lo usano come materia prima.