> > Coronavirus, a Bari un quarto dei contagi è nelle case di riposo

Coronavirus, a Bari un quarto dei contagi è nelle case di riposo

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A Bari sono le case di riposo le più colpite dal coronavirus, un quarto dei positivi arrivano dalle Rsa.

Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, in una diretta sulla sua pagina Facebook ha fatto il punto sulla situazione dei contagi nella città da lui amministrata sottolineando come dei 215 casi totali di persone risultate positive al coronavirus, ben 56 provengano dalla Rsa, le residenze per anziani più comunemente note come case di riposo. Una situazione che preoccupa, visto che queste strutture sono diventate dei veri e propri focalai e sulle quali dovrà essere posta la massima attenzione per la cosiddetta fase 2. Decaro si è inoltre dimostrato molto preoccupato per l’allentamento delle misure restrittive previste dal 4 maggio, in quanto la città di Bari, così come altre, non potrebbe gestire un eventuale nuova esplosione del virus.

Coronavirus, preoccupano le case riposo

Le case per anziani preoccupano in particolar modo vista la loro grande affluenza e l’età molto avanzata degli ospiti. La procura di Bari ha aperto un’inchiesta esplorativa per far luce su quanto sia avvenuto nelle Rsa e verificare se siano state rispettate tutte le procedure di contenimento del Covid-19. Nello specifico le indagini riguardano le strutture di Villa Giovanna a Bari e l’Istituto do Guanella, ma decine di casi si sono registrati anche nella Nuova fenica di Noicattaro, alla San Giuseppe di Canosa, e lo stesso nelle Residenze di Minervino e Spinazzola. Si è mossa in tal senso anche la Asl di Bari provvedendo a sostituire i sanitari delle Rsa con il proprio personale laddove necessario. Anche il capo della task force locale contro il coronavirus, il professor Pierluigi Lopalco, ha sottolineato come le Rsa rappresentano il principale problema sanitario pugliese”.