> > Coronavirus, vanno in obitorio dal fratello morto: denunciati

Coronavirus, vanno in obitorio dal fratello morto: denunciati

coronavirus obitorio fratello denunciati

Denunciati perchè in obitorio dal fratello morto, il loro spostamento non rientra in quelli concessi nell'emergenza coronavirus.

In provincia di Foggia tre persone sono state denunciate per aver violato le misure restrittive imposte dall’emergenza coronavirus essendo stati intercettati dai Carabinieri presso un obitorio in cui si erano recati per far visita al fratello morto. I tre sono i fratelli di Salvatore Antonelli, presidente dell’Asd San Paolo di Civitate, scomparso improvvisamente la domenica di Pasqua. Sono stati denunciati e sanzionati per 1200 euro in quanto il loro spostamento, tra l’altro in comune diverso da quello in cui sono residenti, non è stato ritenuto catalogabile in quelli ammessi dai decreti.

In obitorio dal fratello morto: denunciati

Queste le parole di uno dei fratelli, Massimo, rilasciate a Foggia Today: “Alle 20.44 mi ha chiamato Sergio, mio fratello, e mi ha detto che Salvatore aveva avuto un arresto cardiaco. Il tempo di mettermi qualcosa addosso e mi sono avviato per San Paolo. Lì ci hanno riferito che la salma era stata trasportata all’obitorio del cimitero. Sergio, che si trovava sul posto, era arrivato prima di tutti. Io ero con la mia auto. Quando è arrivato Michele, l’altro nostro fratello, da Ortona, provincia di Chieti, c’erano già i carabinieri. Per prima cosa gli hanno chiesto i documenti, senza nemmeno capire cosa fosse successo. Lo hanno identificato. Hanno detto che era la prassi. Hanno multato lui, me e Sergio. La motivazione è l’allontamento dal domicilio”.

Lo spostamento in obitorio non era consentito

In assenza di comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o di motivi di salute, i tre fratelli sono stati dunque multati. “La morte di mio fratello giustifica l’allontanamento dal domicilio – ha detto sempre Massimo – La legge va rispettata e siamo stati noi per primi, nonostante la disperazione di quelle ore, a chiedere ad amici e parenti di osservare le prescrizioni perché non avrebbero potuto dire addio a Salvatore come avrebbero voluto. Ma spiace constatare che nel momento del dolore più grande non ci sia stato un briciolo di comprensione, in nome del buonsenso, o anche solo dell’umana pietà”. La vicenda che ha coinvolto i tre fratelli ha scosso molto tutta la cittadinanza che ha a più voce invitato su Facebook i parenti della vittima a non pagare la sanzione.