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L'ospedale di Padova festeggia il trapianto di cuore numero mille

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Arrivano a mille i trapianto di cuore dell'azienda ospedaliera di Padova, il primo fu nel 1985

Proprio durante i giorni della più grande emergenza sanitaria degli ultimi 100 anni, l’azienda ospedaliera di Padova festeggia il trapianto di cuore numero mille. Il direttore generale Luciano Flor ha così commentato l’importante traguardo: “Abbiamo tagliato questo traguardo in piena emergenza coronavirus. In altre occasioni avremmo festeggiato in modo diverso, ma vogliamo far sapere che il nostro ospedale sta garantendo anche le cure più complicate. Per un trapianto, infatti, occorre mobilitare un ospedale intero. Nonostante il coronavirus continuiamo a fare circa 180 interventi chirurgici al giorno”.

Padova festeggia il millesimo trapianto di cuore

Era il 1985, nello specifico la notte tra il 13 e il 14 novembre, quando il cardiochirurgo Vincenzo Gallucci impiantò un cuore nuovo a Ilario Lazzari, un falegname di 38 anni che viveva in provincia di Venezia. L’uomo morì 7 anni dopo di Aids, contratto a causa di una trasfusione di sangue infetto. A donare il cuore era stato in quel caso un ragazzo di 18 anni morto durante un incidente d’auto. Da allora l’azienda ospedaliera di Padova non si è più fermata, diventando uno dei punti di riferimento dei trapianti di cuore a livello nazionale.

Il trapianto di cuore numero mille

A permettere il simbolico traguardo del millesimo trapianto effettuato a Padova è stata l’equipe guidata da Gino Gerosa direttore del centro di cardiochirurgia “Gallucci” dell’Azienda ospedaliera di Padova. “Rendersi conto dell’eredità raccolta in tanti anni di lavoro è stato emozionante, per noi è un grosso riconoscimento” ha detto Gerosa. Quanto al paziente è stato reso noto che si tratti di un uomo di più di 50 anni, che sopravviveva grazie a un supporto meccanico. “È stato un intervento complesso, che ha richiesto alcune ore di lavoro – ha aggiunto Gerosa – Ora seguiremo il decorso post-operatorio per valutare l’adattamento del cuore trapiantato”.