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ArcelorMittal, operaio denuncia l'assenza di mascherine: licenziato

ArcelorMittal operaio mascherine licenziato

L'ira dei sindacati contro ArcelorMittal, rea di aver licenziato un operaio che aveva denunciato l'assenza di mascherine.

Un operaio di ArcelorMittal aveva denunciato sul proprio profilo Facebook l’assenza di mascherine e di altre misure di prevenzione dal coronavirus ed è stato licenziato. La decisione presa da parte della dirigenza della fabbrica tristemente nota per via del suo forte impatto ambientale ha scatenato l’ira dei sindacati che si sono schierati dalla parte del lavoratore. “In quel post del 14 marzo diceva solo la verità: ovvero che in fabbrica non c’erano nè gel igienizzanti nè dispositivi di protezione individuale”, questo il commento di Franco Rizzo, leader di Usb di Taranto. “Si tratta dell’ennesimo atto di vigliaccheria da parte di un’azienda senza scrupoli”, ha aggiunto Rizzo nel commentare la vicenda dell’operario del reparto Treno nastri 1.

Operario licenziato da ArcelorMittal

Per il sindacalista, a sostegno dell’ingiusto licenziamento e soprattutto della totale assenza di dispositivi di sicurezza all’interno della fabbrica, ci sarebbe anche una nota unitaria delle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici in cui si chiedevano proprio dpi e amuchina. Materiale che per il sindacalista non sarebbe mai effettivamente stato messo a disposizione degli operai. La denuncia di Rizzo riguarda anche i comportamenti sbagliati che ArcelorMittal avrebbe avuto “nei confronti di diverse realtà imprenditoriali dell’indotto. Ci risulta che i bonifici siano arrivati ad alcune aziende del Nord ma non a quelle del Sud che attendono ancora il pagamento degli arretrati”.

Il rischio per i sindacati è che nei prossimi mesi si possa per questo assistere ad un vero e proprio stillicidio, con molte ditte che già in autunno potrebbero essere costrette a dichiarare il fallimento. Nello specifico la dirigenza dell’azienda con sede a Taranto ma di proprietà indiana non lascerebbe spazio al dialogo e al confronto: “Al lavoratore licenziato che non è un nostro iscritto va ovviamente la solidarietà a nome di tutta la nostra organizzazione sindacale”.