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Coronavirus, diventare mamma durante una pandemia globale

Coronavirus, diventare mamma rischiando il contagio

F. ha vissuto momenti difficili per il rischio di contagio da Coronavirus. Diventare mamma però è sempre una grande gioia, anche con l'influenza.

F. ha deciso di condividere la sua storia col mondo per spiegare come sia diventare mamma durante il Coronavirus. La sua esperienza con la pandemia è cominciata una mattina, quando è stata contattata dall’ospedale Maggiore di Bologna per scoprire di essere entrata in contatto con un’ostetrica positiva.

Diventare mamma durante il Coronavirus

Ad F. è stato intimato di osservare un isolamento cautelativo di 14 giorni, una settimana prima della presunta data del parto. La stessa regola l’ha dovuta osservare il suo compagno, finché lei non ha iniziato a sviluppare sintomi influenzali con febbre molto alta.

“Mi sono terrorizzata. Sempre tramite l’igiene pubblica mi hanno fatto il tampone. A distanza di diversi giorni ho avuto il risultato ed era negativo”, racconta. Provate ad immaginare la paura di una futura mamma, a pochi giorni dal parto, che teme un contagio da Coronavirus e scopre di avere la febbre. Per poter comunque proseguire con i dovuti controlli, F. è stata fatta entrare in ospedale attraverso un’entrata dedicata, in osservanza di numerose misure di sicurezza.

F. mamma con sintomi influenzali

Il 20 marzo 2020 ha varcato nuovamente quella soglia, ma per via delle contrazioni. Con lei, come sempre il suo compagno: “Avevo contrazioni non troppo ravvicinate ma hanno deciso di trattenermi lì. Sono entrata in reparto e qualche ora dopo in sala parto”, ricorda. Anche nella giornata del travaglio, F. presentava forti sintomi influenzali e per lei non è stata davvero una passeggiata, considerando anche tutti gli altri dolori.

“Questo creava un po’ di preoccupazione in reparto. Io sapevo che il mio tampone era negativo. Purtroppo in questo momento di crisi e di difficoltà l’igiene pubblica non è mai riuscita a mandare l’esito del tampone al Maggiore”, racconta la donna, “e quindi ci si basava sulla mia parola. Mi sono fatta le classiche 48 ore in degenza con un bel raffreddore e la tosse”.

La sua esperienza, ci tiene a comunicare, è stata comunque quella bellissima di qualsiasi futura mamma e si è goduta ogni attimo della sua gravidanza “indipendentemente dal contesto esterno”. Un’emozione come quella vissuta da Angela Primachenko, ricoverata per Coronavirus e incinta: la donna ha scoperto di aver partorito mentre si trovava in coma.