> > Coronavirus fase 2: come sarà per i bambini? L'estate anomala

Coronavirus fase 2: come sarà per i bambini? L'estate anomala

coronavirus-fase-2-bambini

Coronavirus fase 2, come sarà per i bambini? Sarà un'estate totalmente anomala anche per i più piccoli.

La fase 2 da coronavirus sarà particolare anche per i bambini. Soprattutto per i più piccoli, costretti a dover rinunciare, molto probabilmente, alla consueta stagione estiva tra parchi, spiaggia e centri estivi. A spingere di più per la riapertura dei parchi è la ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, che pensa a spazi contingentati e personale che regolamenti l’ingresso. Anche se Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, non sembra essere favorevole poiché si rischia di: “Contagiare i nonni”. Intanto, però, il Governo Conte è a lavoro per stilare un piano da fase 2 anche per i bambini. Quali le proposte in merito, oltre la possibile riapertura dei parchi?

Coronavirus: come sarà la fase 2 per i bambini?

Il problema dei parchi può essere, comunque, risolvibile con l’entrata in gioco di volontari che controlleranno le buone norme e gli accessi. Più difficile, invece, il capitolo centri estivi. Anche perché c’è un problema di fondo: se il Paese ripartirà il 4 maggio, dove resteranno i figli dei genitori considerato che le scuole saranno chiuse? L’idea della ministra Bonetti, che si dovrebbe tradurre in bandi che partiranno a metà maggio, è quella di coinvolgere il terzo settore: “Ho deciso di mettere in campo 35 milioni di euro – ha dichiarato la Bonetti – attraverso dei bandi a sostegno di centri estivi associazioni di volontariato e reti a sostegno delle famiglie che dovranno essere progettati in tempi, modi e spazi nuovi, in tutta sicurezza”.

L’obiettivo è anche quello di insegnare: “Ai bambini una modalità di gioco diversa, magari, se necessario, indossando dispositivi di protezione individuale”. Sì, perché anche i bambini dovranno indossare guanti e mascherine quando saranno in giro per evitare il contagio da coronavirus. I dubbi, in merito a una soluzione simile per i centri estivi, ricadono molto sui costi. Anche se la Bonetti ammette che saranno contenuti e che vorrebbe evitare di coinvolgere, il più possibile, le famiglie nei pagamenti.

I centri estivi di condominio

Intanto, non c’è solo il Governo a pensare ai più piccoli per la fase 2 da coronavirus. Il Forum Nazionale delle Associazioni Familiari ha ipotizzato l’utilizzo dei volontari del servizio civile come animatori a domicilio per singole famiglie con figli. Ma anche la possibilità di creare dei ‘centri estivi’ condominiali per quanti hanno la fortuna di vivere in palazzi che hanno spazi all’aperto, come cortili o giardini. Qui, in questi spazi all’aperto – secondo l’ipotesi del Forum – potrebbero essere impiegati i tanti volontari del terzo settore.