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Coronavirus, danni al turismo: hotel di Cortina fa causa alla Cina

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Un albergo di Cortina ha depositato un atto in Tribunale. Cina responsabile dei danni al turismo: omissioni nelle informazioni sul coronavirus.

Emergenza coronavirus in Italia e danni al turismo: un albergo di Cortina d’Ampezzo fa causa alla Cina. È il singolare caso dell’Hotel de la Poste della famosa località sciistica veneta. I titolari della struttura attraverso il proprio legale hanno citato per danni il ministero della Sanità della Repubblica popolare cinese. Tra le motivazioni quella di “non aver tempestivamente segnalato all’Oms lo stato del diffondersi del virus e dei suoi gravi effetti letali a cavallo fra novembre e dicembre 2019”.

Coronavirus, molti i danni al turismo

Dall’albergo hanno spiegato di aver dovuto licenziare tutti i dipendenti e disdire i contratti di fornitura a causa del mancato arrivo dei turisti e quindi degli introiti. Una condizione comune in moltissimi hotel di Cortina d’Ampezzo, duramente colpiti dall’emergenza Covid-19. Atto di citazione depositato dall’avvocato barese Marco Vignola. Il professionista lavora per conto della società, una srl, che gestisce la struttura veneta. Secondo la tesi sostenuta dall’Hotel de la Poste, la Cina sarebbe responsabile dei danni al turismo per aver ritardato la diffusione delle informazioni riguardanti l’epidemia di coronavirus. L’albergo aveva registrato il tutto esaurito: a Cortina dal 18 al 22 marzo avrebbero dovuto tenersi le finali della Coppa del mondo di Sci alpino.

“Gravi effetti letali”

In particolare l’accusa è di “non aver tempestivamente segnalato all’Oms lo stato del diffondersi del virus e dei suoi gravi effetti letali a cavallo fra novembre e dicembre 2019, e non aver assunto i necessari provvedimenti di controllo sugli scali aeroportuali in partenza dalla Cina. “Il 12 marzo – si legge nell’atto depositato presso il Tribunale di Belluno – è stata disposta la chiusura anticipata dell’hotel. Chiusi anche tutti i servizi connessi nel pieno della stagione sciistica invernale. Conseguenze disastrose anche per il licenziamento dell’intero personale dell’hotel e la disdetta dei contratti di fornitura, così come avvenuto per tutte le altre strutture ricettive ampezzane”.

Le omissioni del ministero cinese

L’Hotel de la Poste di Cortina ha chiesto al Tribunale di Belluno di accertare le gravi omissioni del ministero della Sanità della Repubblica popolare cinese. Omissioni che di fatto avrebbero “impedito allo Stato italiano una tempestiva assunzione di provvedimenti da adottare di ordine pubblico e sanitario”. Provvedimenti che “sicuramente avrebbero ridotto al minimo il disagio e le conseguenze negative derivanti dalla Covid-19”.