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25 aprile, Anpi sfida governo: "Noi lo celebreremo lo stesso"

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L'Anpi sfida il governo che vieta le celebrazioni del 25 aprile: "Parteciperemo lo stesso"

Dalla Presidenza e della Segreteria nazionali Anpi arriva una duro attacco al governo: i partigiani celebreranno il 25 aprile, anche se di fatto è vietato dalla circolare del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Fraccaro.

25 aprile, Anpi sfida governo

“Chiediamo al Governo di cambiare questa norma. In ogni caso l’Anpi parteciperà alle celebrazioni“. La dura presa di posizione dell’Anpi è questa: i rappresentati dei partigiani “sfideranno” le leggi del governo che vietano i festeggiamenti del 25 aprile per evitare assembramenti. “Incredulità e rammarico -esprimono in una nota, la presidenza e la segreteria Anpi nazionali- di fronte ad un atto di indifferenza e scortesia del governo Conte, che mai ci saremmo aspettati”. Nella giornata del 25 aprile, infatti, in varie città e Paesi italiani sono previste celebrazioni con la deposizione di un fiore o di una corona al monumento o altro luogo significativo della Resistenza locale. “Ebbene, quest’anno sarà impedito al rappresentante dell’Anpi o di altra organizzazione partigiana o resistenziale, di deporre quel fiore. Potranno farlo soltanto i signori Prefetto e Questore e, ma non è ancora chiaro, il sindaco. Tutto ciò -prosegue la nota- è semplicemente inaccettabile“.

Anpi festeggerà lo stesso

L’Anpi non vuole accettare le regole imposte dal governo sul 25 aprile. “In ogni caso invitiamo i locali presidenti dell’ANPI o loro rappresentanti, nella misura di una sola persona, a partecipare alle celebrazioni del 25 aprile”. Per l’Anpi il problema degli assembramenti non sussiste. “Ricordiamo al Sottosegretario Fraccaro, estensore, a nome del Governo, della circolare inviata ai Prefetti di tutta Italia, che l’argomento di evitare assembramenti è, in questo caso, assolutamente pretestuoso, perché si tratterebbe di ‘una persona sola’ e ovviamente dotata di ogni presidio di protezione sanitaria”. “Intendiamo dare il nostro contributo -continua l’Anpi- affinché da questa pandemia l’Italia e gli italiani possano uscire migliori, più solidali e sereni. Non accetteremo mai però che, con la scusa del contenimento del contagio, si operi per cancellare la memoria democratica del nostro Paese“. La posizione dell’Anpi, in conclusione, è irremovibile. “Rifiuteremo sempre ogni tentativo di negare il valore della Resistenza e non accetteremo mai di essere esclusi dalle celebrazioni del 25 aprile”.