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Coronavirus, verso nuove aperture dal 27 aprile: via libera a cantieri, moda, auto

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Il governo sta valutando la possibilità di riaprire alcune attività già da lunedì 27 aprile: non sono previste, invece, deroghe sugli spostamenti.

Se per la fase due forse occorrerà aspettare l’inizio di maggio, già dal 27 aprile il governo potrebbe predisporre nuove aperture: gli esperti, infatti, si interrogano sui settori meritevoli di deroga. Non verrà concessa alcuna tregua sugli spostamenti, che rimarranno invariati fino al 4 maggio. Potrebbero però ripartire prima i giovani degli anziani, anche se rimarranno vietati assembramenti e ritrovi per evitare la diffusione del contagio. Per quanto riguarda, invece, i cantieri, la moda e le auto, potrebbero esserci novità.

Il premier Conte intende comunque valutare con cautela le prossime mosse. I contagi stanno scendendo lentamente e soprattutto in Lombardia il numero dei decessi è ancora troppo alto.

Coronavirus, nuove apertura dal 27 aprile

Il pressing di molte Regioni del Nord sulla riapertura si sta facendo sentire: Zaia, il governatore del Veneto spinge per la riapertura il 4 maggio, se non addirittura prima. Tocca quindi al ministro Boccia placare gli animi dei presidenti delle Regioni che vogliono correre: “Basta protagonismi. La partita si vince solo con il gioco di squadra“. Dal prossimo 27 aprile, comunque, potrebbero essere concesse alcune deroghe a particolari settori della produzione: si attendono novità sulla riaperture.

Si attende il decreto governativo, che, come annunciato dal premier, arriverà entro la fine della settimana. Appare sempre più probabile il via libera per i cantieri per la costruzione di edifici e altre attività che hanno un codice di rischio basso o medio-basso. Si guarda con attenzione anche al settore tessile, alla moda, alla fabbricazione di autoveicoli, mobili e articoli in pelle. A rischio basso sono anche l’industria del tabacco, l’estrazione di minerali metalliferi, le cave e le miniere.

Se verrà concessa la riapertura, però, queste aziende dovranno rispettare le norme già delineate: dispenser per il disinfettante, mascherine e guanti, ingressi limitati e distanziamento di almeno un metro. Importante sarà anche la definizione di un piano di lavoro per i dipendenti predisponendo turni alternati e soprattutto smart working ove possibile.