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Coronavirus fase 2, officine e carrozzerie: cosa cambierà?

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Coronavirus, come cambieranno officine e carrozzerie durante la fase 2 della pandemia? Le misure che dovrà prendere il settore dei motori.

Coronavirus, come cambieranno officine e carrozzerie durante la fase 2 di questa pandemia? In attesa di capire da quando, ufficialmente, si potrà tornare a un pizzico di quotidianità – la data più probabile è quella del 4 maggio -, molti professionisti restano in attesa di notizie ufficiali per potersi adeguare quanto prima. Nella giornata di giovedì 23 aprile l’Inail ha pubblicato un importante documento: le linee guida per la prevenzione sui luoghi di lavoro. In questa attenta analisi è stata effettuata una distinzione, sul grado di pericolosità, per codici Ateco e settori. A officine e carrozzerie, in tal senso, sembra andare bene: secondo l’analisi, infatti, si tratta di un settore – quello legato ai motori – che registra un basso rischio di contagio. Quindi, anche durante la fase 2, per carrozzieri e officine cambierà qualcosa, ma non troppo.

Coronavirus fase 2: officine e carrozzerie

Officine e carrozzerie, durante il coronavirus, sono tra le poche attività a non aver completamente chiuso. Sono rimaste aperte, lavorando su appuntamento e solo ed esclusivamente per le emergenze. Un modo per tutelare i tanti lavoratori che quotidianamente si devono spostare con i propri mezzi, come chi ha continuato a lavorare durante la piena emergenza sanitaria (personale medico e dipendenti dei supermercati). Dunque, carrozzerie e officine hanno già messo in atto le misure igieniche necessarie per prevenire e contrastare il coronavirus.

E adesso gli si chiede un ulteriore sforzo, anche in previsione di una più ampia affluenza della clientela. Bisognerà lavorare con i dispositivi di sicurezza, igienizzare gli ambienti e, soprattutto, evitare l’afflusso di clienti in contemporanea, ma scaglionarli previo appuntamento online o telefonico. Tutto ciò, indubbiamente, rappresenta un ulteriore costo per i titolari.

Le alternative

Al momento, comunque, le uniche linee guida presenti sono quelle dell’Inail. Carrozzerie e officine si sono adoperate alla bene e in meglio: chi usa bombolette igienizzanti per clima, chi copre sedili, volante e cambio nebulizzando gli ambienti con soluzione alcolica, chi lavora negli interni delle auto solo dopo il lavaggio completo della tappezzeria. Soluzioni fai da te, in attesa di notizie ufficiali.