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Coronavirus, morto dopo trapianto di rene: infettato in reparto

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Andrea Nutini è morto per coronavirus dopo aver subito il trapianto di un rene: si sospetta sia stato contagiato in reparto.

Un uomo di 47 anni è morto al Policlinico Sant’Orsola dopo aver subito il trapianto di un rene e aver contratto il coronavirus. Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni, sarebbe stato contagiato durante il suo ricovero da un operatore sanitario.

Coronavirus: morto dopo trapianto di un rene

Andrea Nutini, questo il nome della vittima, era stato sottoposto all’operazione il 13 marzo 2020. In seguito i medici lo avevano ricoverato un giorno nel reparto di terapia intensiva per poi trasferirlo in quello semi-intensivo dove è rimasto per cinque giorni. Dopodiché l’avevano spostato in Nefrologia dove gli avevano effettuato un tampone, risultato negativo, per verificare se avesse il virus.

Nei successivi venti giorni di ricovero però Andrea è stato contagiato. Ha infatti iniziato a manifestare i primi sintomi e il sospetto è che sia lui che il paziente con cui divideva la camera abbiano preso l’infezione da un operatore sanitario. A quel punto si è messo in atto l’isolamento ma, nonostante le cure e a causa del delicato intervento subito nelle settimane precedente, Nutini non ce l’ha fatta.

Il direttore della struttura ospedaliera si è mostrata addolorata per non “essere riusciti a evitare il contagio da coronavirus in questo paziente e in altri tre ricoverati in Nefrologia nonostante gli sforzi fatti e le attenzioni prese per prevenire l’infezione“. Ha assicurato che l’equipe, subito dopo la scoperta di un focolaio a fine marzo proprio in quel reparto, ha adottato i protocolli previsti. Purtroppo però ha rimarcato quanto sia difficile controllare la diffusione di un virus da poco conosciuto e di cui non è evidente completamente la catena di trasmissione.