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Sputa in faccia all'autista del bus: non lo faceva salire fuori fermata

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Un passeggero ha sputato in faccia all'autista di un bus a Napoli e lo ha aggredito perché non gli ha permesso di salire fuori dalla fermata.

Un autista dell’Anm è stato aggredito all’alba mentre svolgeva il suo lavoro. Un passeggero che voleva salire sul bus fuori dalla fermata gli sputa in faccia perché l’autista non lo permette. Poi lo aggredisce con violenza. L’episodio è accaduto a Napoli, vicino al quartiere Fuorigrotta. Per il conducente, inoltre, è scattato il ricovero in ospedale: dopo essere caduto, avrebbe battuto la testa. Verranno effettuati su di lui opportuni accertamenti, compreso il tampone per coronavirus.

Sputa in faccia all’autista del bus

Continuano gli episodi di violenza anche nel periodi di emergenza sanitaria che sta vivendo il nostro Paese. Episodi simili a quello accaduto a Fuorigrotta, nei pressi di Napoli, ve ne sono molti. Ad esempio, un capotreno di Viareggio è stato aggredito e gli hanno sputato in faccia durante un controllo. Oppure, ancora, un militare dell’Arma ha subito lo stesso trattamento mentre effettuava un controllo. E ora, di nuovo, un passeggero sputa in faccia a un autista di un bus soltanto perché non gli ha permesso di salire sul mezzo pubblico fuori dalla fermata.

Prima però l’autista è stato aggredito con violenza e una volta caduto a terra, all’altezza di piazzale Tecchio, gli hanno sputato in faccia. L’uomo è stato trasferito in ospedale per accertamenti: avrebbe battuto la testa a terra. I fatti si sono verificati all’alba di giovedì 23 aprile, intorno alle ore 6:30.

Il commento

“Una violenza del tutto gratuita e vergognosa”, ha commentato il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “Sputare addosso ad una persona, con un’epidemia di queste proporzioni in corso, equivale allo sparo di un colpo di pistola, è un attentato alla vita altrui”.

“Chiediamo che l’aggressore venga denunciato e punito molto severamente, ha messo in pericolo la vita di un uomo. Siamo vicini al conducente e alla categoria dei dipendenti delle aziende di trasporto pubblico – ha poi proseguito -, sin troppe volte vittime di aggressioni, in questo particolare momento, poi, rischiano la propria incolumità per garantire dei servizi ai cittadini, vanno tutelati. Inoltre siamo molto preoccupati per i super affollamenti che già avvengono all’interno dei mezzi pubblici in questa fase e che rischiano di aumentare in modo esponenziale dal 4 maggio”.