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Coronavirus, Arcuri: "Il virus è indebolito, ma ancora non sconfitto"

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Secondo Domenico Arcuri, il virus è stato indebolito, ma "ancora non è sconfitto". La vittoria "non arriverà per decreto", ha dichiarato.

Il commissario Straordinario per l’Emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, garantisce che dal 4 maggio si effettueranno i test sierologici e le mascherine saranno disponibili per tutti a un prezzo massimo di vendita. Per Arcuri il Covid-19 comincia a perdere la sua incisività, ma è ancora presto per gridare vittoria: “Il virus non è sconfitto”, ha dichiarato.

Coronavirus, le parole di Domenico Arcuri

Dopo settimane difficili e di strenuo lavoro, le terapie intensive non sono più sotto stress. Lo confermano le parole di Domenico Arcuri, il quale ha fatto sapere: “In 4 giorni abbiamo avuto 580 pazienti in meno in terapia intensiva”, pari il 21% in meno. Quindi ha aggiunto: “Il contagio si riduce, la curva dell’epidemia si appiattisce.

E ancora: I ventilatori che abbiamo distribuito in questo mese sono 4.112, il doppio dei pazienti Covid-19 ricoverati in terapia intensiva. Non solo hanno funzionato le misure di contenimento, ma anche le politiche di acquisizione e distribuzione delle apparecchiature. Oggi nei nostri ospedali c’è un numero di ventilatori doppio di quello registrato all’inizio dell’emergenza”.

Alle parole ottimistiche, Arcuri unisce le dovute precisazioni: “Il virus è indebolito, ma non è sconfitto”. Lo ha dichiarato nel corso della conferenza stampa presso la sede dalla Protezione Civile. La vittoria non arriverà per decreto, ma dipenderà solo da noi e dai nostri comportamenti, soprattutto nei prossimi giorni. Non siamo ancora al 25 aprile di questa guerra, ha ribadito commissario Straordinario per l’Emergenza.

Solo poche ore prima, Arcuri ha ricordato: “Abbiamo imparato a contenere il virus e i nostri concittadini hanno imparato ad attrezzarsi e a fronteggiarlo, a costo di una sostanziale privazione delle libertà. Proprio per questo dobbiamo sapere che non è stato sconfitto né allontanato”. Per la fase 2, come sottolineato dal premier Conte e dagli esperti virologi e infettivologi, serve massima cautela. Al momento della ripartenza, ciascuno dovrà prestare grande attenzione anche ai gesti più semplici e quotidiani. Lo stesso Arcuri ha fatto sapere: “Il virus è ancora tra noi, nessuna decisione frettolosa per la fase 2.