> > Omicidio Angela Corona, confessa la nipote: "Assoldati 2 killer"

Omicidio Angela Corona, confessa la nipote: "Assoldati 2 killer"

omicidio-angela-corona

Palermo, l'omicidio di Angela Corona è stato risolto: a ucciderla è stata la nipote. La carnefice ha assoldato due killer.

L’omicidio di Angela Corona, a Palermo, è stato risolto: la nipote ha confessato nella giornata di venerdì 24 aprile. Maria Francesca Castronovo, 39 anni, è stata arrestata dalla compagnia dei Carabinieri di Bagheria con l’accusa di aver ucciso la zia Maria Angela Corona, di 47 anni. “Sì, è vero. Ho ucciso mia zia. Non ce la facevo più. Mi trattava molto male”. La donna è stata trovata senza vita in un sacco dell’immondizia nel palermitano. La giovane ha chiesto l’aiuto di due extracomunitari “in cambio di 15 mila euro”. A raccontare delle liti continue tra la zia e la nipote è stato il compagno della vittima, ma anche altri parenti. Così l’attenzione degli inquirenti si è subito concentrata sulla nipote, che si trova in ospedale per le gravi ustioni riportate sulle gambe. Sembra che sia stata proprio la zia, poi uccisa, ad averla ustionata gettandole dell’acqua bollente. Anche se la nipote ha sempre detto di essersi ustionata per l’incendio della sua auto.

Omicidio Angela Corona: la confessione

Angela Corona sarebbe stata uccisa da Maria Francesca Castronovo per le angherie che la vittima comminava alla sua omicida. Quest’ultima, infatti, non accettava che la zia controllasse come utilizzava i soldi degli anziani. “Vivevo un incubo, ogni volta che Maria Angela veniva a casa mi maltrattava, mi insultava e nell’ultimo periodo le discussioni erano sempre più violente. Per questo ho deciso di ucciderla”, ha raccontato ai militari la 39enne badante. “Sin da bambina mi faceva mangiare gli scarafaggi e mi faceva lavare i denti dopo aver bagnato lo spazzolino nell’acqua del water” ha ribadito nei due interrogatori.

Il corpo di Maria Angela Corona, 47 anni, dilaniato da alcuni animali selvatici, forse cinghiali, era stato trovato dai carabinieri tra le sterpaglie lungo la strada provinciale 16 che collega Bagheria a Casteldaccia. Inizialmente era sembrato un vero rompicapo per i militari coordinati dal sostituto Daniele Di Maggio e dal procuratore capo di Termini Imerese Ambrogio Cartosio. La donna, addetta alle pulizie in uno studio professionale, era scomparsa qualche giorno prima da casa a Bagheria. Erano in corso le ricerche quando è stato scoperto il cadavere. A presentare la denuncia di scomparsa era stato il compagno della donna.

Le condizioni di Maria Francesca Castronovo

La nipote di Angela Corona accusata dell’omicidio si trova da giorni ricoverata al Centro grandi ustioni dell’ospedale Civico di Palermo dopo avere riportato delle bruciature di secondo grado alle gambe. Sembra che la zia, cioè la vittima, dopo la lite tra le due, le avrebbe lanciato addosso dell’acqua bollente sulle le gambe. Però ai medici aveva raccontato di avere riportato le ustioni per l’incendio dalla sua auto, andata a fuoco mentre percorreva una strada vicino al cimitero di Bagheria, dove i carabinieri hanno trovato il corpo di Angela Corona.