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Anziano si cosparge di benzina e si dà fuoco nel cortile di casa

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Un anziano di 71 anni si è versato benzina addosso e si è dato fuoco nel cortile della sua abitazione: era costernato da problemi di salute.

Tragedia a Pavia: un anziano si cosparge di benzina e si dà fuoco nel cortile di casa. Un gesto disperato legato forse ai problemi di salute della vittima. L’episodio si è verificato nella giornata della Liberazione, il 25 aprile 2020, nel paesino di Gambolò. Da quanto si apprende, però, il 71enne soffriva da tempo ed era costernato da problemi di salute. Il lockdown forzato imposto dal coronavirus lo avrebbe poi condotto al gesto estremo.

Pavia, anziano si dà fuoco

Le prime ricostruzioni della tragedia parlano di un anziano di 71 anni che si è cosparso di benzina dopo averla estratta dal serbatoio di un mezzo a motore. L’uomo, costernato da tempo da problemi di salute, non sopportava la quarantena e, forse per prostrazione psicologica, sarebbe arrivato a togliersi la vita. Si è dato fuoco nel cortile della sua abitazione a Remondò – o forse dentro casa per poi uscire e cercare aiuto – senza che nessuno lo potesse salvare. Nonostante l’arrivo tempestivo dei soccorsi, per l’anziano non c’è stato nulla da fare.

Sarebbe stata la moglie – che si trovava dentro casa nel momento della tragedia – a lanciare il grido d’allarme. All’inizio si pensava si trattasse di un’esplosione, ma poi è stato scoperto il folle gesto, forse di natura volontaria. Sono in corso le indagini dei carabinieri per chiarire quanto accaduto. L’uomo non ha lasciato alcun biglietto di addio, ma fa pensare il fatto che pochi giorni fa aveva rilasciato le sue disposizioni alla moglie. Si tratta, inoltre, del terzo suicidio registrato in poco più di due settimane in Lomellina.

Il lockdown porta al suicidio?

Uno studio pubblicato da una rivista inglese, l’Harvard Business Review, rivela che talvolta “la solitudine causa stress e lo stress cronico e duraturo porta all’aumento di cortisone, un ormone chiave dello stress”. Tutto questo “danneggia i vasi sanguigni e altri tessuti, aumentando il rischio di malattie cardiache, diabete, artrite, depressione, obesità e morte prematura”. L’uomo, afflitto da tempo da problemi di salute, si sarebbe ulteriormente scoraggiato di fronte a un lockdown prolungato e obbligatorio che non permetteva contatti sociali di alcun tipo.