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Fase 2 Coronavirus, cosa prevede? Le date di riapertura previste dal Decreto del Governo

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Coronavirus fase 2, cosa prevede? Tutte date di riapertura previste dal Decreto del Governo. Cosa cambia dal 4 maggio in Italia.

Fase 2 coronavirus: l’Italia si appresta a vivere un nuovo capitolo della sua lotta alla pandemia globale. Dopo sessanta giorni di assoluto lockdown per cercare di contenere il più possibile i danni dovuti all’emergenza sanitaria, il Governo Conte ha varato una serie di misure atte a far ripartire il Paese e ad allentare alcune misure restrittive. Cosa prevede la fase 2 coronavirus? Il Decreto del Governo indica quelle che sono le prime date di riapertura – ufficializzate con il Dpcm firmato in data 26 aprile – che avrà effetti giuridici a partire dal 4 maggio e, al momento, fino al 18 maggio. Quali sono le date di riapertura in fase 2 da coronavirus? Tutto quello che c’è da sapere ed è stato deciso dal Governo Conte.

Gli spostamenti in Fase 2

Con la fase 2 da Coronavirus importanti sono le novità per quanto concerne gli spostamenti. A partire dal 4 maggio – come si legge nel testo del Dpcm – saranno consentiti solo ed esclusivamente: “Gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute”. La novità della fase 2 è rappresentata dalla possibilità di considerare necessari anche: “Gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento e vengano utilizzate le mascherine”. Dunque, sarà possibile muoversi all’interno della propria Regione di residenza o domicilio, ma solo e soltanto per questi motivi.

Fuori regione

Per andare fuori Regione bisognerà rispettare i consueti motivi: urgenza, necessità o motivi di salute. Oppure la possibilità di andare a fare visita a dei congiunti. Inoltre, sarà consentito l’allontanamento solo ed esclusivamente per un massimo di 48/72 ore così come riportato dal nuovo Dpcm. Gli spostamenti fuori Regione sono consentiti, infine, per chi deve fare rientro presso la propria residenza/domicilio e alla data del 4 maggio si trovi fuori. È questo il caso, per esempio, di tantissimi fuorisede. Bisogna essere sempre muniti di mascherina (obbligatoria) e non creare assembramenti.

Fuori Comune

Fuori dal Comune di residenza o domicilio come bisognerà comportarsi durante la fase 2 da Coronavirus? Bisognerà munirsi anche in questo caso di autocertificazione che comprovi i motivi dello spostamento (urgenza, necessità, motivi di salute o visita a congiunti). Bisogna essere sempre muniti di mascherina (obbligatoria) e non creare assembramenti.

Seconde case

Si potrà andare nelle seconde case? La fase 2 da Coronavirus non prevede alcun limite in tal senso. Ma se le seconde case si trovano al di fuori della propria Regione di residenza sarà impossibile recarsi, poiché vigono le regole di spostamenti tra le varie Regioni solo per i motivi sopra enunciati.

Come cambia il lavoro in smart-working

Come cambia il lavoro in smart-working? A partire dal 4 maggio non dovrebbero registrarsi novità importanti in tal senso. O meglio, chi ha continuato a lavorare negli ultimi due mesi con la modalità di lavoro a distanza potrà continuare a farlo. Il Governo, infatti, preme affinché le attività che possono svolgersi da casa continuino su questa strada. Per due motivi: evitare gli assembramenti nelle ore di punta e consentire ai genitori di poter restare a casa poiché le scuole sono ancora chiuse.

Aziende e artigiani: le novità

Quali sono le novità per aziende e artigiani? Anzitutto, con il nuovo Dpcm si valuta la riapertura in base ai Codici Ateco. Per esempio, già a partire dal 27 aprile alcune attività sono ripartite: le aziende strategiche, industriali e produttive, che esportano all’estero e rischiano di perdere altre quote di mercato, sono ripartite presentando un’autocertificazione e ottenendo l’ok dal Prefetto. Dal 4 maggio, invece, ripartono le industrie manifatturiere, le costruzioni e il commercio all’ingrosso relativo a queste filiere. Per quanto concerne gli artigiani, invece, al momento è tutto fermo. Il 4 maggio non potranno ripartire tutti ma dovranno aspettare ancora alcune settimane se non, addirittura, più di un mese.

Fase 2 coronavirus: misure per over 60/65 e 70

Ci sono misure particolari in base alle fasce d’età? Risposta negativa: non sussistono misure restrittive per gli over 60 come, invece, inizialmente si era paventato. Chi ancora non è in pensione potrà tornare a lavoro, così come anche gli anziani potranno uscire. Bisognerà rispettare i soliti obblighi: distanziamento sociale, mascherine in luoghi chiusi e uscire solo per comprovate esigenze o visita ai congiunti.

La data di riapertura per barbieri e parrucchieri

Quando riaprono barbieri e parrucchieri? Contrariamente a quanto si pensava prima della firma del nuovo Dpcm, per queste attività commerciali bisognerà attendere ancora qualche settimana. La data di riapertura è prevista per lunedì 1 giugno 2020.

Le misure per i parrucchieri

Quali sono le misure per parrucchieri e barbieri? Con la fase 2 da coronavirus l’attività lavorativa muterà rispetto al passato: bisognerà indossare obbligatoriamente la mascherina; il parrucchiere/barbiere dovrà essere munito anche di guanti monouso. Inoltre, si potrà accedere al salone solo uno per volta e su prenotazione.

Negozi di abbigliamento: quando riaprono?

Quando riaprono i negozi di abbigliamento? La data da cerchiare in rosso sul calendario è quella del 18 maggio 2020, come annunciato dal Premier Conte. Nella stessa data potranno riaprire anche i negozi di calzature, le gioiellerie e tutti gli altri esercizi commerciali di vendita al dettaglio rispettando le regole sugli ingressi contingentati, il distanziamento di un metro e l’uso delle mascherine.

Bar e ristoranti: le novità

Quali sono le novità per bar e ristoranti in occasione della fase 2? Anzitutto, la data di riapertura: bisognerà attendere il 1 giugno 2020. In base all’ampiezza dei locali e agli spazi disponibili i ristoranti perderanno la metà dei posti a sedere a causa delle regole di distanziamento: due metri tra un tavolo e l’altro. I camerieri indosseranno guanti e mascherine. Dal 4 maggio, invece, sarà possibile acquistare cibo da asporto da consumare a casa o in ufficio e non rimanendo davanti ai locali.

Quando riaprono le palestre?

Doccia gelata per chi ha un’attività di questo tipo. Il testo del Dpcm non lascia spazio a interpretazioni: “Sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi”.

Attività sportive: le differenze

Per le attività sportive si registrano importanti novità e differenze tra sport individuali e di squadra. Come spiegato da Conte in conferenza stampa: “Per consentire una graduale ripresa delle attività sportive, saranno consentite dal 4 maggio le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionali dal Coni e dalle federazioni, ma solo nel rispetto delle norme di distanziamento sociale, evitando assembramenti. Dunque allenamenti a porte chiuse per le discipline individuali”.

Inoltre, “Per fare attività fisica ci si potrà allontanare dalla propria abitazione – ha aggiunto il premier – ma rispettando la distanza di almeno due metri dalle altre persone se si tratta di attività sportiva più dinamica, mentre basterà un metro se si tratta di semplice attività motoria”.

Gli atleti che praticano sport di squadra potranno tornare ad allenarsi sempre mantenendo le distanze a partire dal 18 maggio.

Coronavirus fase 2: alberghi e hotel

Alberghi e hotel potranno riaprire dal 4 maggio così come riportato dalla tabella dei codici Ateco. Fermo restando che le vacanze, al momento, sono vietate e che ci si potrà spostare solo per motivi di urgenza o rientro nella propria residenza/domicilio.

Cosa potranno fare i bambini?

Cosa potranno fare i bambini durante la fase 2 da coronavirus? Potranno andare dai nonni o dai congiunti a loro più vicini. Ma niente scuola né campi estivi. Un grosso problema per far ripartire la produzione in Italia. Il Governo, a tal proposito, vara misure come congedi e bonus baby-sitter. Ma appaiono fortemente insufficienti.

Si potrà andare in bicicletta?

Da quando si potrà andare in bicicletta? Ebbene, dopo due mesi di assoluto stop, si potrà tornare a fare qualche pedalata. Come confermato dal Dpcm, infatti, a partire dal 4 maggio si potranno riprendere le attività motorie. Bisognerà mantenere solo un metro di distanza.

Fase 2: le biblioteche

Dal 4 maggio riaprono le biblioteche. È quanto riportato nel Dpcm firmato da Conte per la fase 2 da Coronavirus. Nel testo si legge: “A condizione che vi sia un’organizzazione degli spazi e del lavoro tale da ridurre al massimo il rischio di prossimità e di aggregazione e che vengano adottate misure organizzative di prevenzione e protezione”.

Coronavirus Fase 2: centri commerciali

Nel Dpcm si legge: “Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie. Deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro”.

Cantieri edili

A partire dal 27 aprile riparte l’edilizia carceraria, scolastica e per il contrasto del dissesto idrogeologico. Dalla data del 4 maggio, invece, sarà dato l’ok ai cantieri privati che potranno riprendere a lavorare, perché l’Inail stima che il settore presenta un indice di rischio tra i più bassi.

Come cambia per i dentisti

Al momento per i dentisti il nuovo Dpcm non introduce alcuna novità. Visite ed esami nel servizio pubblico si faranno a tutti gli orari, anche quelli meno canonici, come il pomeriggio oppure nel week-end. Intanto, però, al momento i dentisti non hanno ricevuto novità concrete in merito.

Dipendenti e uffici pubblici

Per dipendenti e uffici pubblici si applicano le regole già insite all’interno del capitolo sugli spostamenti: bisognerà mantenere le distanze di sicurezza, mascherine obbligatorie in luoghi chiusi. Inoltre, ove e per quanto possibile, si predilige la modalità di lavoro agile.

Le misure per i disabili

Nessuna misura, nello specifico, per i disabili nel nuovo Dpcm. Una notizia che fa infuriare le associazioni. Come, per esempio, il Movimento Italiano Disabili: “Nessun adottamento di allentamento delle misure restrittive seppur minimamente verso il mondo delle diverse abilità. Nemmeno ai più gravi per agevolare in maniera anche minima la nostra vita. Ripensiamo alle cose che non funzionano da tempo ha detto il Premier ma purtroppo non quelle cose che non funzionano nel mondo dei diversamente abili da tempo e i disservizi continui e sono tanti in entrambi i casi”.

Le novità per estetiste

Per le estetiste vi sono novità? Sì, sulla data di riapertura: si ripartirà dal 1 giugno. Inoltre, vigono anche per i centri estetici le stesse misure di restrizione adottate per parrucchieri e barbieri.

Estate: vacanze a mare o in montagna

Cosa cambia per la stagione estiva? Al momento, il Dpcm non è entrato ancora pienamente nel merito sebbene Conte ha affermato di star lavorando a un piano in tale direzione. Intanto, dal 4 maggio si potrà andare al mare per nuotare e fare passeggiate in montagna: attività motorie da soli o al massimo in due, ma – come già evidenziato – non ci si potrà trasferire nelle seconde case.

Capitolo fidanzati

Chi pensa ai fidanzati? Con il nuovo Dpcm non sarà possibile incontrarsi per chi vive lontano, anche se all’interno dello stesso Comune. I fidanzati, infatti, non rientrano nella casistica dei congiunti.

Giustizia e Tribunali

Il nuovo Dpcm non apporta variazioni a giustizia e tribunali: i processi e le aule di Tribunale riapriranno a partire dall’11 maggio come già era stato confermato in precedenza.

Matrimoni

Matrimoni al tempo di coronavirus: quali novità? Al momento vige molta confusione in merito anche perché, per esempio, chi vorrà sposarsi con rito religioso non potrà farlo poiché al momento sono sospese le celebrazioni liturgiche, eccetto per i funerali. Più facile sposarsi in Comune.

La moda ai tempi del Coronavirus

Anche il comparto della moda protesta contro il ritardo con cui la Fase 2 partirà per i negozi di abbigliamento, la cui apertura non è prevista prima del 18 di maggio. Lo slittamento, dice la Federazione Moda Italia-Confcommercio, contribuirà a causare un calo dei consumi per il 2020 di oltre 15 miliardi di euro, che porterà almeno 17mila punti vendita ad arrendersi, con una perdita di occupazione di oltre 35mila persone.

I musei

Gli scienziati hanno chiesto al governo grandissima cautela sulla riapertura dei luoghi di aggregazione. Cinema, teatri e sale da concerto resteranno chiuse, come i pub e le discoteche. Dal 18 maggio, però, riaprono invece i musei e si potranno visitare le mostre a ingressi contingentati, rispettando le distanze e indossando le mascherine.

Visite ai parenti e ai nonni

Dal 4 maggio sì a visite ai parenti e ai nonni poiché rientrano nella casistica dei congiunti. Vietati, però, gli assembramenti e obbligo di mascherine da utilizzare in luoghi chiusi.

Permessi 104

Cosa cambia con il Dpcm? In realtà, le misure in merito ai permessi 104 sono contenuti nel ‘Cura Italia’: “Si estendono per due mesi i permessi previsti dalla legge 104 per i lavoratori diversamente abili e per coloro che assistono un familiare con disabilità, con il passaggio da tre giorni al mese a 15 giorni al mese per il periodo di marzo e aprile. Per questi lavoratori è previsto anche un criterio di precedenza per l’accesso allo smart working. Sono previste tutele anche per chi è in sorveglianza attiva, cioè obbligato all’isolamento domiciliare, che avrà il periodo di assenza dal lavoro conteggiato come malattia e quindi pagato come tale ma escluso dal periodo di comporto. Saranno protetti anche i lavoratori con malattia oncologica riconosciuta o immunodepressi che potranno stare a casa con il periodo considerato come ricovero ospedaliero”.

Come cambia la passeggiata

Dal 4 maggio si alla passeggiata. Questa attività motoria potrà essere svolta anche con i figli. Ok, inoltre, anche alle passeggiate con persone non autosufficienti.

Scuole e università

Le scuole riapriranno a settembre: “Sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia di cui all’art. 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore”.

Per quanto concerne le università, dal 4 maggio si potrà tornare a una graduale normalità. “Nelle università, nelle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica e negli enti pubblici di ricerca possono essere svolti esami, tirocini, attività di ricerca e di laboratorio sperimentale e/o didattico ed esercitazioni, ed è altresì consentito l’utilizzo di biblioteche”, si legge nel testo, dove viene tuttavia precisato che l’organizzazione degli spazi deve essere tale da ridurre rischi di prossimità e aggregazione.

Voli aerei e trasporto pubblico

Le attività di trasporto pubblico di linea terrestre, marittimo ferroviario, aereo e lacuale potranno avvenire secondo le direttive del “Protocollo Condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid-19 nel settore del trasporto e della logistica”. Il protocollo, sottoscritto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti prevede che i locali vengano sanificati e igienizzati, devono essere assicurate le distanza di sicurezza tra il personale e i passeggeri, qualora questo non fosse possibile, i viaggiatori dovranno essere dotati di dispositivi di sicurezza personale (mascherine e guanti).

Per gli addetti al trasporto aereo sarà necessario mantenere il più possibile la distanza di un metro. Gli autisti del settore merci dovranno restare all’interno del mezzo se sprovvisti di dispositivi di sicurezza. Per quanto riguarda il settore ferroviario, le aziende dovranno in primo luogo prevedere alla sanificazione dei vagoni, prevedere delle separazioni nel posto di guida. Il personale a bordo dei treni dovrà evitare il i contatti con i passeggeri. Misure analoghe vengono disposte per le navi, ricordando che le crociere restano sospese.