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Fase 2, quante persone torneranno ad usare i mezzi pubblici?

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La fase 2 dei mezzi pubblici: quante persone li usano in ogni città?

L’Italia si avvia verso la fase 2 della lotta al coronavirus, e dal 4 maggio saranno molte le attività produttive che ripartiranno. Un aspetto su cui la task force, impegnata a definire il quadro all’interno del quale i cittadini potranno muoversi, si è molto soffermata, è quello relativo ai mezzi pubblici. Molti lavoratori li utilizzano per recarsi al loro impiego e, spesso, su questi è difficile garantire la distanza di sicurezza necessaria per evitare il contagio. Ecco dunque che si è deciso di optare per uno scaglionamento dei flussi di persone e si è invitata la popolazione a prediligere altri mezzi di trasporto, quali biciclette o automobili.

Le persone che usano i mezzi pubblici

Dal 4 maggio saranno circa 1,5 milioni i lavoratori dei settori edilizio, manifatturiero e commerciale che torneranno in attività. L’utilizzo dei mezzi pubblici, ma anche del tipo di trasporto pubblico, cambia naturalmente da città a città. A Genova ad esempio si usano molto tram, metrò e treni, e circa il 23% della popolazione è abituata a muoversi in questo modo. Catania, invece, è la città italiana in cui i mezzi di trasporto pubblici sono meno usati. Lo fa solo il 3% della popolazione.

Al momento, a Catania sono quasi 15 mila i dipendenti dei tre principali comparti che il 4 maggio dovranno tornare al lavoro. Nella città sicula è l’85% della popolazione sceglierà il mezzo privato a discapito di quello pubblico. L’11% preferisce, invece, andare a piedi. Come già detto, solo il 3% opta per il trasporto pubblico. A Roma, invece, nonostante gli annosi problemi di ritardi, malfunzionamenti e altri numerosi disagi dati da bus, treni e metropolitana, la popolazione della Capitale continua a preferire il trasporto pubblico (oltre 42.000 individui). A Milano, il 70% della popolazione è solita utilizzare auto e moto. A Venezia, il 78% della popolazione è abituata, invece, a prendere mezzi di proprietà (un terzo di essi costituito da imbarcazioni). La situazione a Napoli sarà costituita da 169.504 abitanti che dovranno uscire di casa per lavoro. La maggior parte di loro (118,6) utilizzerà l’automobile o la moto e solo il 12% opteranno per gli autobus. Il restante 17%, alla stregua di Bari, andrà a piedi. Gli italiani riusciranno ad adeguarsi all’impatto con i cambiamenti che apporterà la Fase 2?