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La Calabria sfida il governo: riapertura di bar e ristoranti dal 30 aprile

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Al via alla ripertura in Calabria di bar, ristoranti e pizzerie con consumazione all'aperto e nella garanzia del rispetto delle norme anti coronavirus

La Calabria anticipa la fase 2 dell’emergenza coronavirus ed è pronta alla riapertura. La governatrice Jole Santelli ha firmato un’ordinanza con cui autorizza, a partire da giovedì 30 aprile 2020, la ripresa delle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie e agriturismi con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all’aperto.

Governo verso la diffida

L’ordinanza della Calabria è stata oggetto di discussione del Cdm di mercoledì sera e l’esecutivo va verso la diffida. La Regione, infatti, ha anticipato i tempi della fase due e autorizza la riapertura (dal 30 aprile) dei locali con tavoli esterni, dei mercati e dà il via libera alla ripresa degli sport individuali. La diffida precede l’impugnativa. Si tratta, in altre parole, di una lettera con cui si invita il governatore a rimuovere le parti incoerenti dell’ordinanza rispetto al Dpcm varato. Se le modifiche non vengono apportate, il governo può a quel punto decidere di ricorrere al Tar o alla Consulta e impugnarla.

Coronavirus: la Calabria si avvia alla riapertura

Nel provvedimento si legge inoltre che sarà consentita anche la ripresa delle attività di ristoranti, pizzerie e rosticcerie per la preparazione dei relativi prodotti da effettuarsi a mezzo asporto. Potranno riattivare queste e le predette attività, si legge al punto 7 dell’ordinanza, soltanto gli esercizi che rispettano le misure minime anti-contagio. Le parole chiave continuano infatti ad essere sicurezza e distanziamento sociale.

La medesima disposizione dà il via libera poi agli sport individuali effettuati nel proprio comune o verso un altro. Ma anche agli spostamenti, una sola volta al giorno, per raggiungere le imbarcazioni di proprietà da sottoporre a manutenzione e riparazione. Si autorizza infine anche la ripresa dei mercati all’aperto dove potranno però essere venduti soltanto generi alimentari. Rimane l’obbligo delle distanze interpersonali e dell’utilizzo di guanti e mascherine.

La decisione giunge alla luce del rispetto da parte dei calabresi delle regole anti contagio. “E’ dunque giusto che oggi la Regione ponga in loro fiducia. Sapranno dimostrare buon senso nel gestire i nuovi spazi di apertura che abbiamo deciso di consentire anche oltre il dettato del governo“, ha spiegato la Presidente.