> > Coronavirus, insonnia e depressione: i disturbi più comuni tra gli italiani

Coronavirus, insonnia e depressione: i disturbi più comuni tra gli italiani

coronavirus insonnia depressione

Tra i disturbi più comuni ai tempi del coronavirus - secondo un sondaggio - ci sono depressione e insonnia, ma anche panico e ansia.

Le abitudini stravolte, il lockdown forzato, l’impossibilità di vedere gli amici o di prendere una boccata di aria ha cambiato la vita degli italiani. L’incertezza sul futuro e la crisi economica prima dopo quella sanitaria stanno mettendo a dura prova la psicologia delle persone. Ai tempi del coronavirus, infatti, il 63% degli italiani soffre di insonnia e depressione. Un buon 43% invece ha dichiarato di registrare il livello massimo dello stress. Ma un sondaggio dell’Istituto Piepoli – commissionato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi – ha reso noto che tra i disturbi più comuni ci sarebbero anche mal di stomaco, panico, ansia e stress.

Si sta registrando “una grande onda di stress post-traumatico, che interesserà molti italiani, e che potrà rappresentare il vero conto salato della crisi in corso”, spiegano gli esperti.

Coronavirus, insonnia e depressione

Alessandra Lancellotti, psicoterapeuta e life coach, ha commentato i risultati di un sondaggio che rivela i disturbi maggiori ai tempi del coronavirus: insonnia e depressione. Il 63% degli italiani ha confessato di soffrire di questi disturbi, mentre il 43% segnala livelli massimi di stress. Tutto questo, spiega l’esperta, avviene perché “manca l’idea del futuro”, “e noi che eravamo abituati a proiettarci nel futuro il cammino della nostra vita, ci vediamo improvvisamente bloccati“.

“La società da liquida è divenuta pietrificata: non si guarda avanti. Le persone non sanno cosa fare di se stesse, sono lontani dai cari, siamo delle isole in mezzo al mare, ma un mare gelido, senza il sole dell’avvenire perché siamo orfani di futuro”. Per superare questo momento di estrema crisi sanitaria, economica ma anche sociale e personale, gli esperti consigliano di leggere molti libri “per attivare fantasia e creatività – ha detto ancora la scienziata -, far sgorgare nuove idee, nuovi paradigmi di socialità in modello di filantropia rinnovata”.

“I pronto soccorso – ha spiegato invece David Lazzari, presidente dell’Ordine degli Psicologi – sono pieni di persone con attacchi di panico e non ci sono psicologi. Il distanziamento sociale, la paura e l’incertezza sul futuro hanno portato lo stress a livelli mai toccati. Gli italiani hanno bisogno di messaggi chiari sia sulla situazione attuale sia sulle prospettive economiche e occupazionali del post emergenza”.