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Coronavirus, Bassetti: "Mascherina? All'aperto non la indosso"

L'infettivologo

Bassetti si oppone alla dittatura della mascherina e ritiene che indossarla all'aperto non costituisca la soluzione al contagio da Covid-19.

Matteo Bassetti – infettivologo e direttore di Malattie infettive al Policlinico San Martino di Genova – si oppone a quella che ha definito “dittatura della mascherina”. L’esperto, infatti, ritiene che “l’obbligo della mascherina” sia lecito “quando non possiamo mantenere il distanziamento sociale”. Quando invece ci troviamo all’aperto, dunque, basterebbe mantenere la distanza sociale di almeno un metro. “Io non la metto se esco all’aperto – ha dichiarato Bassetti -, certo se vado al supermercato la indosso. Ma non deve far pensare che sia la soluzione al Covid-19″.

Bassetti sull’uso della mascherina

Nella conferenza stampa del premier Conte sulla fase 2 è stato introdotto l’obbligo di indossare la mascherina “nei luoghi confinati aperti al pubblico inclusi i mezzi di trasporto”. Matteo Bassetti, però, si oppone alla “dittatura della mascherina” e ribadisce come questo sia un dispositivo certamente utile quando non si possono rispettare le distanza, ma al tempo stesso non costituisca la soluzione al contagio.

Ospite nel programma di Barbara D’Urso, inoltre, l’infettivologo aveva chiarito quando è necessario indossare quel particolare dispositivo di protezione. “La mascherina – ha detto – va messa quando non si riesce a mantenere il distanziamento sociale. È obbligatoria quando si è in un luogo chiuso e non si può tenere la distanza: in ufficio, al supermercato, sui mezzi pubblici, va messa. Ma se si passeggia da soli, o si è nel proprio giardino, non serve metterla”.

E infine conclude con un commento sulla fase 2: “Lasciare libertà di scelta alle regioni non è sbagliato”, aggiunge il professore, “perché l’epidemiologia è diversa in Italia“.