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Coronavirus, i motivi del boom di guariti nei dati del 30 aprile

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Nei dati sull'emergenza coronavirus diramati giovedì 30 aprile è subito saltato all'occhio un aumento del numero dei guariti: ma a cosa è dovuto?

Come molti osservatori hanno probabilmente notato, nella giornata del 30 aprile i dati diffusi dalla Protezione Civile sull’andamento dell’epidemia di coronavirus in Italia hanno registrato un sensibile aumento del numero di guariti dalla malattia, con quasi 5mila casi in tutto il Paese. Un fenomeno la cui motivazione secondo gli analisti è da ricercare nell’elevata quantità di tamponi effettuati nelle ultime 24 ore, dei quali molti eseguiti appositamente per rilevare i guariti.

Coronavirus, i motivi del boom di guariti

La risposta al perché stiamo assistendo a una così forte crescita dei guariti ce l’ha fornita lo studente di Economics all’Università di Pisa e alla Scuola Superiore Sant’Anna Giovanni Forti, che ai microfoni di Fanpage ha spiegato come l’incremento delle guarigioni sia in gran parte da imputare all’aumento dei tamponi eseguiti: Oggi ci sono stati 68mila tamponi, dei quali 27mila per accertare delle guarigioni. Tantissimi tamponi in assoluto e tantissimi per cercare guariti sono la spiegazione di un boom dei guariti senza precedenti”.

Per quanto riguarda invece la provenienza dei guariti, le statistiche mettono al primo posto l’Emilia-Romagna che da sola ne conteggia circa 2.500: “Tanti quanti ce ne sono stati ieri in tutta Italia. Poi ci sono dati abbastanza buoni anche da altre regioni, ma in linea con quelli dei giorni scorsi. In Lombardia, per dire, abbiamo solo 400 guariti, come ieri”. Nella giornata del 30 aprile sono inoltre be sei le regioni italiane con zero decessi da coronavirus, e cioè Sardegna, Campania, Calabria, Valle d’Aosta, Basilicata e Molise.

I pronostici per il 4 maggio

In merito all’ormai imminente inizio della cosiddetta Fase 2 dell’emergenza sanitaria, Forti specifica che se il trend dovesse proseguire con queste cifre si potrebbe raggiungere la soglia di zero contagi entro la fine di maggio: “Nella settimana del 4 di maggio saremo sotto i duemila casi al giorno per tutta la settimana o quasi, con giorni in cui riusciremo a scendere anche sotto i 1500 casi al giorno. Per quanto riguarda i decessi, possiamo sperare che il calo di 100 unità a settimana prosegua anche durante prossima, andando a lambire i 200 decessi al giorno. Sappiamo anche però che tra due settimane potremo cominciare a scontare i primi effetti della riapertura, sperando non siano troppo negativi”.