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Coronavirus, l'annuncio di Borrelli: "Oggi ultima conferenza stampa"

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Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha annunciato che quella del 30 aprile sarà l'ultima conferenza stampa sul bilancio del coronavirus.

La notizia era nell’aria da alcune ore ma nella serata del 30 aprile è stata ufficializzata dal capo dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, il quale ha annunciato che quella di giovedì sarebbe stata l’ultima conferenza stampa dell’emergenza coronavirus. Il trend positivo riscontrato nel corso di queste ultime settimane ha infatti indotto le autorità a interrompere il quotidiano punto stampa che era già stato precedentemente ridotto a inizio aprile a due soli incontri a settimana.

Coronavirus, l’ultima conferenza stampa

È stato prendendo la parole per il consueto punto stampa delle ore 18 che il capo dipartimento Borrelli ha pronunciato le seguenti parole: Abbiamo deciso di interrompere la conferenza stampa, ma non mancheremo di fornire un bollettino quotidiano come abbiamo sempre fatto”.

Borrelli ha infatti precisato che date le statistiche positive e l’ormai imminente inizio della Fase 2 non è più necessaria una disamina giornaliera dei dati come quella effettuata fino a questo momento: “Come vedete dai dati ci avviamo verso una nuova fase dell’evoluzione dell’emergenza”. Nella giornata del 30 aprile si è infatti registrato un ulteriore decremento del numero di pazienti positivi (sceso a 101mila unità) ma soprattutto una crescita considerevole del numero di guariti, quasi 5mila in sole 24 ore.

Un emergenza mai vista prima

Nel ringraziare il presidente del Consiglio, il governo, i medici e gli scienziati che hanno lavorato fianco a fianco con lui in queste intense settimane, Borrelli ha inoltre aggiunto di non aver mai vissuto un’esperienza di questo tipo in tutta la sua carriera: “È stata un’emergenza che il nostro Paese non aveva mai sperimentato e io stesso non avevo mai vissuto una situazione così intensa e crescente in 18 anni di Protezione civile. […] L’emergenza non è finita, è bene precisarlo. Il sistema di Protezione Civile ha dimostrato una grande capacità di lavorare in un gioco di squadra e coesione”.