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Medici albanesi festeggiano la fine della missione a Brescia: denunciati

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Dieci dei 30 medici e infermieri albanesi in servizio presso l'ospedale di Brescia sono stati denunciati per un party in albergo.

Sono stati acclamati come eroi per la loro generosità e per la scelta di esporsi a tutti i rischi del caso venendo in Italia per combattere la pandemia di coronavirus, lì dove c’era più bisogno di loro. Ma quando hanno voluto festeggiare la fine della loro missione e il ritorno in patria, decine di medici albanesi che da quattro settimane si trovano a Brescia sono stati multati e denunciati dalle forze dell’ordine per la violazione delle norme anti-contagio e resistenza a pubblico ufficiale.

Brescia, medici albanesi multati e denunciati

Per il team di medici albanesi era l’ultimo giorno presso l’hotel di Brescia dove si sono riposati, per settimane, dopo i lunghi turni in ospedale a fianco dei colleghi italiani. A un mese esatto dal loro arrivo nel nostro Paese, il 29 marzo scorso, dieci dei 30 tra medici e infermieri hanno finalmente sentito allentare la tensione e hanno così deciso di concludere la loro esperienza in prima linea contro la pandemia dando vita a una vera e propria festa nelle proprie stanze d’albergo, tra musica, birra e violazione delle norme che impongono il distanziamento sociale e vietano ogni forma di assembramento.

Il party è stato interrotto dall’arrivo delle forze dell’ordine, che hanno immediatamente provveduto a multare i presenti. Ma quando alcuni di loro hanno opposto resistenza, alla denuncia per violazione dei Dpcm si è aggiunta quella di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

Mentre medici e infermieri si preparano per fare ritorno a Tirana, in data 30 aprile, la Questura di Brescia fa sapere di avere già aperto un’indagine per far luce sull’accaduto.