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Francesco Basentini del Dap si dimette: "Polemica strumentale"

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Il capo del Dap Francesco Basentini rassegna le dimissioni dopo le polemiche sulle rivolte nelle carceri e i super-boss ai domiciliari.

Francesco Basentini dà le dimissioni: il capo del Dipartimento amministrazione penitenziaria (Dap) lascia l’incarico. Un terremoto scatenato dalle scarcerazioni in seguito all’emergenza coronavirus, per alleggerire le carceri, che hanno fatto sfiorare gli arresti domiciliari a Raffaele Cutolo, boss della Nuova camorra organizzata. Il boss dei casalesi Pasquale Zagaria, malato, è stato invece scarcerato: malato di tumore, ergastolano in regime di carcere duro al 41-bis, Zagaria era seguito dall’ospedale di Sassari, ma essendo la struttura ormai riservata a pazienti affetti da Covid-19, non c’erano più, secondo Basentini, le condizioni per tenerlo in cella.

Francesco Basentini dà le dimissioni

Oltre la scarcerazione dei super-boss dalle carceri, a far vacillare la posizione di Basentini hanno contribuito anche le rivolte delle carceri registrate a marzo scorso. “Le polemiche di questi giorni sono strumentali e totalmente infondate ma fanno male al dipartimento”, avrebbe detto Basentini in un incontro avvenuto ieri col ministro della Giustizia. Il ministro Bonafede lo avrebbe ringraziato per il lavoro svolto.

Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, aveva di fatto commissariato il Dap nominando come vice capo Roberto Tartaglia. La scelta di Bonafede del successore di Basentini potrebbe ricadere su Nino Di Matteo, e la nomina di Roberto Tartaglia – collaboratore storico del magistrato siciliano – come vice, sarebbe stata propedeutica all’arrivo del magistrato che vive da anni sotto scorta. In alternativa, circolano anche i nomi di Giovanni Melillo, ex capo di gabinetto del ministro Orlando e di Catello Maresca, pm antimafia napoletano. Probabilmente, già nei prossimi la designazione della nuova guida del Dap.