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Coronavirus, cerca l'infermiera che le ha fatto dire addio al padre

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Il genitore è poi morto per coronavirus ma lei ha potuto parlargli un'ultima volta grazie alla sensibilità di un'infermiera.

L’infermiera le aveva fatto salutare per l’ultima volta il padre prima che morisse a causa del coronavirus. Una donna del Bergamasco ha lanciato un’appello sui social per ritrovare e ringraziare l’operatrice sanitaria. Dopo poche ore l’appello si è rivelato fruttuoso. L’infermiera è stata rintracciata ed ha promesso che telefonerà alla figlia dell’uomo che ha assistito fino all’ultimo secondo, aiutandolo anche a telefonare alla famiglia in quei momenti terribili.

Coronavirus, la ricerca dell’infermiera

La storia proviene da Calcio, cittadina del Bergamasco dove il coronavirus ha imperversato mettendo a durissima prova la popolazione. L’episodio è avvenuto il 17 marzo scorso, come ha spiegato la stessa Pierangela Facchi con un post su Facebook. “Sto cercando un’infermiera, – ha scritto Facchi – un angelo che il 17 marzo è venuta con l’ambulanza a prendere mio papà. Mi ha fatto chiamare da lui e quella è stata l’ultima volta che l’ho sentito prima che ci lasciasse. Lei non immagina il grande regalo che mi ha fatto e ci tengo moltissimo a farglielo sapere”.

Un gesto di umanità

Il padre di Pierangela Facchi, che si chiamava Alessandro, il 17 marzo scorso è stato prelevato da casa con l’ambulanza alle 14 e 30 circa, poi il mezzo è rimasto per diverse ore in attesa fuori dall’ospedale. Accanto all’uomo c’era l’infermiera rintracciata. “Sabrina (questo il nome dell’operatrice, ndr) è stata accanto a lui per sette ore. – ha detto Facchi – Alle 16 l’ha aiutato a chiamarci. Un gesto di umanità niente affatto scontato, soprattutto in questo periodo in cui gli operatori sanitari sono sempre sotto pressione. Ho sentito racconti di tante persone che sono rimaste per giorni e giorni senza notizie dei propri cari”. Sabrina presta servizio presso l’ospedale di Romano di Lombardia.

“Andrò a trovarla”

Alessandro Facchi è poi deceduto a causa del coronavirus lo scorso 19 marzo. “Proprio il giorno della festa del papà – ha detto la donna – e da allora continuavo a ripromettermi che non appena fosse finita l’emergenza sanitaria sarei andata in ospedale per cercare quell’infermiera e ringraziarla di persona per la sua grande umanità. Poi ho avuto l’idea di provare con i social network e ha funzionato. Per ora mi accontenterò di una telefonata, ma non appena sarà possibile andrò a trovarla. La sua gentilezza e quella dei suoi colleghi è stata importantissima per la mia famiglia”.