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Giovanna Botteri e il body shaming: la replica della giornalista

Giovanna Botteri

Striscia la notizia ha mandato in onda un servizio su Giovanna Botteri che non è passato di certo inosservato. 

Lo scorso 28 aprile è andato in onda un servizio di Striscia la notizia su Giovanna Botteri che non è passato di certo inosservato. Numerosi i commenti social in merito, con la stessa giornalista che ha voluto cogliere l’occasione per invitare le persone ad una riflessione. Dopo l’ondata di polemiche contro Striscia La Notizia è intervenuta anche Michelle Hunziker via Instagram stories.

La solidarietà delle colleghe

“Eccola la sua chioma curata e vaporosa in risposta alle tante frecciate velenose di cui evidentemente ne aveva sopra i capelli”. È questa la frase utilizzata da Michelle Hunziker, a cui hanno fatto seguito delle animazioni nella quale si ritraeva la giornalista dentro una vasca. Un servizio che non è passato di certo inosservato, con le “frecciate” social di cui è stata vittima l’inviata da Pechino per la Rai che si trovano in rete, sotto forma di gruppi nati su Facebook o di tweet.

Un numero notevole di commenti, tanto che Cpo Cnog, Fnsi e Usigraqi e Giulia Giornaliste hanno voluto esprimere la propria solidarietà alla collega con un comunicato: “In inglese si chiama body shaming, ma la potenza negativa di questa pratica si esprime bene anche usando l’italiano. Derisione, fino ad arrivare a vere e proprie offese, per come si appare, per come è il corpo, per come ci si veste. Nemmeno a dirlo è una pratica ormai diffusissima nei social network . Colpite sono soprattutto le donne, che sono il gruppo sociale più odiato in rete. Una forma di attacco subdolo perché attraverso la risata che vorrebbe suscitare, ridicolizza, ferisce. In questo ultimo periodo ne è stata oggetto la collega Giovanna Botteri, corrispondente Rai da Pechino. La si giudica, deride, offende per come si veste. Per i suoi capelli. L’abbiamo contattata per esprimerle la nostra solidarietà. Lei non ha voluto, non vuole farne un caso personale. Ma ci invita tutte e tutti ad una sacrosanta battaglia culturale. Lo fa con queste parole, usate nella nostra corrispondenza dì questi giorni”.

Le dichiarazioni di Giovanna Botteri

Dal suo canto, infatti, Giovanni Botteri ha voluto rispondere, creando spunto per una riflessione: “Mi piacerebbe che l’intera vicenda, prescindendo completamente da me, potesse essere un momento di discussione vera, permettimi, anche aggressiva, sul rapporto con l’immagine che le giornaliste, quelle televisive soprattutto, hanno. O dovrebbero avere secondo non si sa bene chi… Qui a Pechino sono sintonizzata sulla Bbc, considerata una delle migliori e più affidabili televisioni del mondo. Le sue giornaliste sono giovani e vecchie, bianche, marroni, gialle e nere. Belle e brutte, magre o ciccione. Con le rughe, culi, nasi orecchie grossi. Ce n’è una che fa le previsioni senza una parte del braccio. E nessuno fiata, nessuno dice niente, a casa ascoltano semplicemente quello che dicono. Perché è l’unica cosa che conta, importa, e ci si aspetta da una giornalista.”.

Per poi aggiungere: “A me piacerebbe che noi tutte spingessimo verso un obiettivo, minimo, come questo. Per scardinare modelli stupidi, anacronistici, che non hanno più ragione di esistere. Non vorrei che un intervento sulla mia vicenda finisse per dare credibilità e serietà ad attacchi stupidi e inconsistenti che non la meritano. Invece sarei felice se fosse una scusa per discutere e far discutere su cose importanti per noi, e soprattutto per le generazioni future di donne“.

La risposta di Striscia e della Hunziker

Non si è fatta attendere la risposta di Striscia la notizia che sul proprio sito ha precisato: “Siamo stati accusati di aver fatto volgare ironia sul suo aspetto fisico. Diciamo subito che per non cadere nell’errore sarebbe bastato ascoltare il rientro in studio di Gerry Scotti che dice “Brava, brava Giovanna, vai avanti così nel tuo importante lavoro e non badare a chi sta a guardare il capello…”. Per poi concludere: “Insomma, parliamo di cose serie e certamente il bodyshaming lo è e va combattuto con ogni mezzo, ma non confondiamolo con una messa in piega”. Michelle Hunziker in un video ha invece sottolineato: “Ho visto che si è alzato un polverone incredibile su una fake news totale; cioè, dicono che noi abbiamo offeso pesantemente una giornalista che si chiama Giovanna Botteri, cosa assolutamente non vera. Perché noi con “Striscia” abbiamo mandato in onda un servizio a favore di questa giornalista, dicendo che tanti media e molti social l’hanno presa in giro per il suo look e invece noi prendiamo atto del fatto che si è fatta un’ottima e una bellissima messa in piega”.