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Coronavirus, lezioni online dall'ospedale per il professore positivo

Coronavirus, prof positivo fa lezioni online dall'ospedale

Lezioni online dall'ospedale per un professore affetto da Coronavirus a Ischia. Pur di stare vicino ai suoi studenti, si è collegato dalla sua camera.

Un professore affetto da Coronavirus fa lezioni online dall’ospedale in cui si trova. L’uomo è ricoverato presso il Rizzoli di Lacco Ameno, Ischia, ma non ha voluto rinunciare agli studenti dell’Istituto Professionale Alberghiero Vincenzo Telese. “Non ho fatto nulla di straordinario. ho semplicemente continuato a fare il mio lavoro“, dichiara, “anche se da un letto d’ospedale”.

Lezioni online dall’ospedale

Ambrogio Iacono è un insegnate alle superiori e ama profondamente il suo lavoro, come i suoi alunni. Ci tiene talmente tanto che nemmeno una pandemia l’ha fermato dal proseguire con la didattica online, svolgendo comunque lezioni di scienze integrate.

Un vero professionista o stakanovista, se proprio così lo si vuole definire: “Era giusto proseguire nonostante la polmonite. Avevo conservato una discreta forma fisica. Da professore di scienze è mio dovere insegnare”, dice, “e addirittura testimoniare in prima persona tutti gli aspetti della pandemia, dal punto di vista medico-scientifico e anche umano”.

Il Coronavirus non ferma Ambrogio

Le sue lezioni sono un successo, gli alunni stanno attenti e si dimostrano molto affettuosi nei suoi confronti, qualcuno si è persino commosso secondo quanto ha riportato il professore. “I genitori sono rimasti entusiasti. A tutti ho detto che dare qualcosa in più, in questo periodo, è un preciso dovere morale”, racconta.

Ambrogio ha 49 anni ma le sue condizioni, per fortuna, sono in netto miglioramento anche se in attesa dei tamponi che sanciranno o meno la sua guarigione. Il 5 marzo 2020 ha presentato i primi sintomi, per poi subire un peggioramento fino al ricovero presso il Rizzoli. “Avevo ormai compreso che durante la quarantena le mie lezioni erano un modo per testimoniare una certa continuità, rispetto al periodo pre-Covid”, spiega, “E così con l’aiuto di due insegnanti, Francesca Iaia e Anna Morgese, e il supporto del personale ospedaliero, ho deciso di non fermarmi”.