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Coronavirus, raddoppiano i nuovi poveri che si rivolgono alla Caritas

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Stando alle ultime statistiche l'emergenza coronavirus ha raddoppiato i cosiddetti nuovi poveri che si rivolgono ai centri assistenza della Caritas.

L’emergenza sanitaria dettata dalla pandemia di coronavirus si è in breve tempo trasformata in un’emergenza sociale, raddoppiando il numero dei cosiddetti nuovi poveri nel nostro Paese. Sono questi i dati che emergono dal monitoraggio effettuato su 101 Caritas diocesane (il 46% delle Caritas presenti sul territorio nazionale) nel periodo compreso tra il 9 e il 24 aprile scorsi, numeri che evidenziano in modo netto le difficoltà economiche in cui migliaia di italiani sono piombati a seguito della quarantena forzata nelle proprie case e dello stop alle attività lavorative.

Coronavirus, raddoppiano i nuovi poveri

Stando ai dati raccolti da Caritas Italiana è pressoché raddoppiato il numero delle persone che in Italia si stanno rivolgendo ai servizi di assistenza delle associazioni diocesane, con richieste di beni di prima necessità, cibo, viveri e pasti a domicilio, empori solidali, mense e vestiario, anche se non mancano le richieste di aiuto economico e psicologico, nonché quelle legate al sostegno nello svolgimento di pratiche burocratiche. Secondo le statistiche, nel corso dell’emergenza la Caritas ha potuto distribuire pasti a domicilio a ben 56.500 persone bisognose oltre a dispositivi di protezione individuale e igienizzanti per 290mila persone.

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Allo stesso tempo tuttavia è aumentato il numero dei volontari under 34, che in questi ultimi due mesi hanno sostituito i volontari sopra i 65 anni costretti in casa a causa dell’emergenza sanitaria. Nello stesso periodo infatti sono deceduti per coronavirus dieci operatori Caritas, mentre altri 42 sono risultati positivi al tampone in 22 Caritas diocesane.

Le donazioni all’ente

Lo scenario emergenziale in cui sono costrette a operare le 218 Caritas diocesane in Italia è stato inoltre mitigato dalle ingenti donazioni effettuate da enti pubblici così come da privati cittadini. La Conferenza Episcopale Italiana ha ad esempio donato ben dieci milioni di euro prelevandoli dai fondi dell’otto per mille, mentre nel mese di marzo lo stesso Papa Francesco ha domano 100mila euro a sostegno delle attività di assistenza della Caritas.

A queste importanti donazioni si aggiungono quelle dei 3.760 singoli cittadini, che nel cotesto della raccolta fondi “Emergenza coronavirus: la concretezza della carità” hanno inviato alla Caritas la cifra complessiva di 1,9 milioni di euro.