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Fase 2, Ricciardi: "Se le cose vanno male si richiude tutto"

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L'Italia riparte tra dubbi e incertezze: se nella fase 2 aumenteranno i contagi - avverte però Walter Ricciardi - si richiude tutto.

Walter Ricciardi – il consigliere del ministro Roberto Speranza – spiega in un’intervista per La Repubblica che la fase 2 costituirà un banco di prova per i cittadini. Responsabilità e cautela sono i due pilastri fondamentali per la ripartenza. “Se le cose vanno male – avverte l’esperto -, si richiude. Far ripartire alcune attività produttive non vuol dire che tutti possono tornare in strada”. Ricciardi ricorda agli italiani che la battaglia “non è ancora finita”. “Dobbiamo avviare un cambiamento culturale per convivere con il coronavirus. Le situazioni che abbassano il distanziamento fisico mettono a rischio la salute di tutti”.

Fase 2, Ricciardi: “Non è finita”

Dal 4 maggio parte la fase 2 e 4,4 milioni di italiani riprendono le loro attività: Walter Ricciardi richiama al buon senso e alla responsabilità. Anche Luciana Lamorgese invita i cittadini a tenere alta la guardia, mentre il virologo Roberto Burioni rivela a Fazio le sue preoccupazioni: “Forse non siamo pronti alla ripresa”. Ricciardi, in particolare, ha sottolineato come “le situazioni che abbassano il distanziamento fisico mettono a rischio la salute di tutti”. Meno regole per la fase 2, ma il monito rimane alto.

“Voglio ricordare – aggiunge Ricciardi – che come si è aperto si può anche richiudere. Per farlo abbiamo degli indicatori che ci permettono di prendere misure correttive nel caso di un ritorno dell’epidemia. Le chiusure se le cose vanno male avvengono automaticamente”. Infatti, attraverso le soglie sentinella il ministro della Salute Roberto Speranza monitorerà fin dai primi giorni i nuovi contagi, provvedendo a isolare i nuovi focolai.

Nonostante vi sia stato un graduale allentamento delle misure, prosegue ancora Ricciardi, “restiamo in una fase rischiosa. Anzi certe regioni sono ancora in piena fase 1. Quindi riapriamo quello che va riaperto come dice il piano, in modo graduale e funzionale alle esigenze del Paese. Per il resto bisogna restare ancora a casa“.

Il virus sta cambiando?

Infine, Ricciardi riflette su come sta cambiando il virus in queste settimane: “Si diffonde diversamente dalla Sars, grazie agli asintomatici, quindi prima che la malattia si manifesti, ai lievemente sintomatici, ai casi conclamati e anche a chi è guarito clinicamente, cioè non ha più alcun problema di salute. Non tutti hanno capito che bisogna aggredire complessivamente questi quattro stadi per non farlo circolare”.