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Coronavirus, in Lombardia tamponi a domicilio in 24-48 ore

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La Lombardia riparte e combatte il coronavirus con tamponi a domicilio veloci e test sierologici.

La Lombardia imposta la fase 2 della lotta al coronavirus facendo leva su due principali aspetti: il tracciamento dei contagi e la sorveglianza sanitaria. In tale ottica è previsto un ampliamento dei laboratori nei quali poter effettuare i test sierologici e l’attivazione delle unità speciali di guardia medica per i tamponi a domicilio per chi ha la febbre (una pratica già adottata in altre zone d’Italia, come il Piemonte, Latina nel Lazio e la provincia di Prato in Toscana) L’assessore alla Sanità, Giulio Gallera, ha così esposto l’iniziativa nel suo intervento nel programma tv Mattino Cinque: “Le persone che avranno la febbre saranno messe in isolamento e saranno poi il nostro grande barometro”.

Coronavirus, Lombardia tamponi a domicilio in 24h

É sempre Gallera a sottolineare poi che i datori di lavoro dovranno rimandare a casa i dipendenti con febbre da 37.5 in su e segnalarli all’Ats. Sarà quest’ultimo che poi darà il via al processo del tampone che dovrebbe avvenire molto più velocemente. Gallera assicura che verranno eseguiti in 24/48 ore, dalle Unità speciali di continuità assistenziale (che finora non avevano la possibilità di farli, ndr) o grazie alle postazioni drive-in”. In attesa dell’esito saranno messi in isolamento anche i contatti stretti del possibile positivo, ivi compresi i colleghi di lavoro. Ci sarà anche una app per l’Ats di Milano che permetterà ai medici di segnalare i pazienti con sintomi sospetti.

Test sierologici anche in studi privati

In merito agli ospedali poi la decisione della Regione Lombardia è quella di mantenere dei padiglioni dedicati ai pazienti Covid in ogni polo, in modo da offrire un’assistenza capillare e allo stesso tempo limitare le possibilità di contagio all’interno dei nosocomi. Inoltre, già dal 29 aprile sono stati attivati dei laboratori sul territorio per i test sierologici che permettono di rintracciare chi è entrato in contatto col virus. Presto l’amministrazione locale garantisce che arriverà una delibera che permetterà anche ai laboratori privati di eseguire questi test sui singoli cittadini. L’iter prevede che le strutture dovranno segnalare alle Ats gli eventuali casi positivi, che saranno messi in isolamento in attesa del tampone. Al momento sono in corso gli screening sul personale sanitario negli ospedali, pubblici e privati accreditati, autorizzati dalla Regione.