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Coronavirus, Brusaferro sulla fase 2: "Presto per fare un bilancio"

Fase 2 Coronavirus, Brusaferro: "Presto per bilancio"

Silvio Brusaferro parla della fase 2 Coronavirus ma non si sbilancia. Per lui è ancora presto per trarre conclusioni, siamo nel pieno dell'epidemia.

Silvio Brusaferro, parla della fase 2 Coronavirus con grande cautela e senza sbilanciarsi troppo. Intervistato dal Corriere, il presidente dell’Istituto Superiore della Sanità ammette di sentire il peso delle responsabilità addosso: “Questa fase richiede analisi anche a livello regionale, l’idea è quella di procedere in modo chirurgico“, spiega, “tenendo conto che così come si adottano zone rosse si possano prevedere aree meno blindate, dove rilasciare qualche libertà in più”.

La fase 2 per Brusaferro

È presto per fare un bilancio: secondo Brusaferro i segnali di riuscita saranno interpretabili solo da settimana prossima (quella dell’11 maggio), considerando che la parziale riapertura ha avuto luogo il 4 maggio 2020. Concorda il professor Andrea Crisanti.

“Dai dati capiremo se i i comportamenti dei cittadini sono stati virtuosi”, dichiara il presidente dell’Iss, “La chiave del successo di questa sorta di sperimentazione risiede nella consapevolezza che ognuno di noi partecipa in prima persona e può fare la differenza”. Secondo lui l’Italia è ancora dentro l’epidemia, pertanto ben vengano le aperture ma con massima attenzione nel gestirle.

Brusaferro: “Attenzione al Coronavirus”

Il pericolo non è passato, senza le stesse cautele della fase 1 c’è il rischio di una ricaduta: “Se continuiamo così potremo poi permetterci maggiori libertà e andare avanti con altre riaperture controllando la diffusione del virus”, dice Brusaferro. Nelle sue affermazioni non c’è pessimismo: prima di pensare al “dopo”, suggerisce di attendere la conta dei nuovi contagi ed eventuali aumenti.

Durante la giornata mondiale del lavaggio delle mani, 5 maggio 2020, Silvio Brusaferro ne sottolinea l’importanza: “Impedisce la trasmissione dei germi. Le mascherine da sole non bastano. È sbagliato quindi sentirsi al sicuro semplicemente indossandole”, afferma.