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Coronavirus, Silvestri: "Ecco perchè al Sud non si è diffuso"

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I complimenti di Silvestri alla gestione dell'emergenza coronavirus da parte del Sud Italia: "Possono andare a testa alta".

Guido Silvestri, virologo italiano e docente presso la Emory University di Atlanta negli Stati Uniti, ha fornito su Facebook la sua consueta analisi dell’emergenza coronavirus in Italia, sottolineando anche come sia stato importante il lavoro fatto al Sud per evitare che il Covid-19 si diffondesse anche nel Meridione. “Continua la grande ritirata di Sars-CoV-2 dall’Italia – scrive Silvestri – dove per il ventiquattresimo giorno consecutivo cala il numero totale dei ricoveri in terapia intensiva per Covid-19, da 1427 a 1333, quindi ben 94 unità, ed ora siamo a meno di un terzo del picco registrato a metà marzo con 4.068 ricoveri. Avanti così, un giorno alla volta, con prudenza, sempre ricordando la similitudine della nave tra i due scogli, ma anche con tanto ottimismo, perché il mostriciattolo sembra davvero andare verso l’uscita”. Insomma, una situazione che fa ben sperare anche grazie al fatto che l’epidemia è stata contenuta nelle regioni del Sud Italia.


Silvestri: “Complimenti al Sud”

Analizzando la mortalità del coronavirus, regione per regione, Silvestri ha sottolineato l’ottima gestione dell’emergenza da parte del meridione: “Voglio soffermarmi per un momento sui livelli molto bassi di mortalità osservati nelle regioni del Sud, dove il tanto temuto tsunami di Covid-19 non è mai arrivato. Come sapete ci sono diverse ipotesi sul perché l’Italia del Sud sia andata così bene, tra cui quella che sia merito esclusivo del lockdown (in realtà su questo ho i miei dubbi, visto che la gran parte dei decessi, nel Nord Italia, sono comunque avvenuti dopo il 10 marzo) e quella dell’effetto benefico del clima più mite. Qui però vorrei solo fare un elogio, anzi, due elogi. Il primo ai tanti medici ed infermieri che sono stati bravissimi nel fare tesoro delle esperienze dei loro colleghi al Nord – sono in contatto con colleghi di Catanzaro, Napoli, Pescara, Cagliari, Bari, Catania, Lecce, Avellino, Messina etc., e sono rimasto molto colpito dalla loro competenza e professionalità. Il secondo elogio è per tutti gli abitanti del Sud, che in questo difficile frangente si sono comportati con grande disciplina e responsabilità. L’Italia meridionale in tante situazioni ha fatto e continua a fare fatica, ma nel caso di Covid-19 può davvero andare a testa alta“.

Silvestri e il vaccino cinese

Nella sua analisi il virologo si sofferma poi anche sulla ricerca di un vaccino per sconfiggere definitivamente il Covid-19 parlando in particolar modo del “paper uscito ieri su Science (Gao Q. et al., Rapid development of an inactivated vaccine candidate for SARS-CoV-2”, Science, May 6th, 2020). Il vaccino in questione si chiama PICO-VACC (purified inactivated coronavirus vaccine), e non lo ha inventato Pico de Paperis ma il team della Sinovac Biotech di Beijing (China). I risultati sono davvero promettenti: efficace induzione di anticorpi neutralizzanti nel topo, nel ratto, e nel macaco; nessuna induzione di anticorpi “cattivi” (cioe quelli responsabili del cosidetto ADE, antibody-dependent enhancement), e protezione nei macachi dall’inoculo sperimentale con SARS-CoV-2. Ora si passa alla fase clinica sulle persone, ma questa è certamente una partenza che fa ben sperare“.