> > Fase 2, operatori balneari: "Abbiamo bisogno delle spiagge libere"

Fase 2, operatori balneari: "Abbiamo bisogno delle spiagge libere"

fase-2-operatori-balneari

Fase 2, gli operatori balneari in vista dell'estate e a causa delle forti limitazioni per il coronavirus chiedono a gran voce le spiagge libere.

Fase 2, gli operatori balneari non ci stanno ed esigono le spiagge libere. Le forti limitazioni su distanziamento sociale e precauzioni dettate dalla pandemia Coronavirus, fanno infuriare gli imprenditori del settore che ritengono insufficienti gli spazi a disposizione. Ed è per questo che i primi a muoversi per ottenere misure adeguate sono gli operatori balneari della Campania. Gli imprenditori si preparano alla riapertura, ma sono preoccupati: con il distanziamento sociale (tra i 2 e i 4 metri tra ogni ombrellone) e le norme di sanificazione i lidi perdono autonomia e spazio, perciò i titolari dei lidi scrivono al presidente della Regione per chiedere aiuti. Una soluzione potrebbe essere l’affidamento ai privati delle spiagge libere per recuperare spazi. I balneari chiedono anche di intercedere col governo per abrogare canoni demaniali 2020, tributi, addizionali.

Fase 2, le preoccupazioni degli operatori balneari

Ma non solo in Campania cresce la preoccupazione in vista delle vacanze estive in fase 2. Anche la Calabria vuole maggiore chiarezza in tal senso. Il consigliere regionale Di Natale afferma che: “Occorre intervenire tempestivamente per aumentare, in deroga ai piani spiaggia, la superficie da concedere ai lidi e agli stabilimenti balneari calabresi in virtù del necessario distanziamento sociale imposto dai perduranti rischi di contagio da coronavirus”.

Secondo Di Natale, infatti, gli operatori balneari devono essere messi in condizione di poter lavorare: “Il settore balneare, con tutte le ricadute positive che ne derivano sul comparto turistico e sull’intera economia calabrese, non può essere ulteriormente penalizzato, alla vigilia di una stagione che si profila quanto mai problematica e densa di incognite”.