> > Napoli, fase 2: al Vomero strade e piazze piene di gente

Napoli, fase 2: al Vomero strade e piazze piene di gente

Napoli fase 2 Vomero strade

Al Vomero per la fase riprende la Movida, a Napoli le strade sono piene di persone.

Da quando la scorsa settimana hanno iniziato a circolare le immagini dei Navigli di Milano nella fase 2, con tantissime persone ammassate in pochi metri, senza mascherina e con le birre in mano, un po’ in tutta Italia si è iniziato a fotografe le strade principali, quelle della movida, e si è capito che quasi ovunque la fase 2 è stata interpretata come un liberi tutti. Le ultime fotografie arrivano da Napoli, dal Vomero, ma anche da Secondigliano, Posillipo, Piazza Vanvitelli, via Toledo, il lungomare, Corso Garibaldi, Piazza Cavour e il Centro direzionale. Nell’immagine pubblicata da Il Mattino di Napoli, si vede come siano in tanti in strada, tutti ammassati come se nulla fosse successo.

Napoli, fase 2: al Vomero strade piene

La retorica vuole che in giro ci siano solo di gruppi giovani, ma la realtà è che nella folla ci sono persone praticamente di tutte le età. La centrale operativa dell’Unità operativa della Municipale del Vomero, coordinata dal capitano Gaetano Frattini, da giorni è chiamata a gestire le chiamate di molti residenti che abitano nella zona collinare dei cosiddetti baretti che li invitano ad intervenire per porre fine a queste insopportabili e scorrette riunioni di persone. Il bel tempo e il weekend, il primo con un po’ di libertà in più da quasi due mesi, ha fatto si che gli interventi delle forze dell’ordine fossero davvero molti nel corso di questi ultimi due giorni. Spesso vedendoli arrivare però, le persone si disperdevano evitando così anche la sanzione.

Le raccomandazioni di De Luca

Il presidente della Campania De Luca è stato sempre molto critico nei confronti di atteggiamenti di tale irresponsabilità. Solo qualche giorno fa aveva invocato ad usare il buon senso: “Serve un altro po’ di pazienza. Mancano pochi giorni e poi potremo riprendere in grande una vita, non dico del tutto normale, ma dinamica per l’economia, artigianato, cultura e per le nostre relazioni sociali”.