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Vittorio Sgarbi: "Silvia Romano va arrestata se non si pente"

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Il deputato Vittorio Sgarbi non usa mezze misure nel commentare la liberazione di Silvia Romano: "O si pente o va arrestata".

È intervenuto anche il deputato e critico d’arte Vittorio Sgarbi sulla liberazione di Silvia Romano. La giovane cooperante, tornata in Italia dopo 18 mesi di prigionia, sta subendo diversi attacchi a causa della sua ammissione circa la conversione alla religione islamica. La giovane ragazza ha ammesso di aver fatto questo passaggio in piena coscienza e di sua spontanea volontà. Sul tema se ne occuperanno gli esperti che la seguiranno, a livello psicologico, nel corso di questi mesi. Ma la liberazione di Silvia Romano è anche un pretesto da dibattito politico. E le posizioni di alcuni personaggi sono chiarissime: non solo Vittorio Feltri e Alessandro Sallusti, con le prime pagine di Libero e Il Giornale; anche Vittorio Sgarbi evidenzia la volontà di Silvia Romano di abbracciare una religione diversa da quella cattolica.

Vittorio Sgarbi: “Arrestare Silvia Romano”

Vittorio Sgarbi, sul proprio profilo Facebook, nella serata di domenica 10 maggio ha commentato così la liberazione di Silvia Romano e le dichiarazioni, di quest’ultima, dopo quattro ore di interrogatorio dinnanzi ai Pm di Roma. “Silvia Romano va arrestata – scrive Sgarbi sui social network -. Se mafia e terrorismo sono analoghi e rappresentano la guerra allo Stato, e se Silvia Romano è radicalmente convertita all’Islam, va arrestata (in Italia è comunque agli arresti domiciliari) per concorso esterno in associazione terroristica. O si pente o è complice dei terroristi”.

Tanti commenti al post di Vittorio Sgarbi. A far discutere è anche quello di Andrea Scanzi, giornalista e blogger. Di risposta al critico d’arte ha detto: “Quando l’arteriosclerosi arriva, non ha pietà. Arrestate Vittorio Sgarbi, o quel che ne resta. È moralmente oltre ogni vomito”.