Continuano le polemiche in merito al ritorno di Silvia Romano in Italia e in particolare al riscatto versato all’organizzazione terroristica somala Al-Shabaab per poter riavere indietro la cooperante milanese. Nel centro del mirino questa volta è finita proprio l’intervista al portavoce di Al-Shabaab pubblicata dal quotidiano La Repubblica nella giornata dell’11 maggio. Un’intervista che è stato duramente criticata dalla giornalista Annalisa Chirico sul proprio profilo Twitter.
Silvia Romano, la critica di Annalisa Chirico
L’Italia è un grande paese perché paga i terroristi islamici e poi li intervista per farsi raccontare come spenderanno i soldi. Niente spaghetti, neanche cioccolatini, solo armi per nuovi attentati e nuovi morti innocenti. #vivalItalia ??
— Annalisa Chirico (@AnnalisaChirico) May 12, 2020
Nel post pubblicato da Annalisa Chirico sul proprio account si può infatti leggere: “L’Italia è un grande paese perché paga i terroristi islamici e poi li intervista per farsi raccontare come spenderanno i soldi. Niente spaghetti, neanche cioccolatini, solo armi per nuovi attentati e nuovi morti innocenti”. Un attacco diretto all’intervista di RepubbliCa ad Al-Shabaab che secondo la Chirico si sarebbe potuta evitare.
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In particolare, il riferimento della giornalista pugliese va ad alcuni estratti dell’intervista nei quali Ali Dehere, il portavoce dell’organizzazione, confermava come i soldi del riscatto saranno utilizzati per acquistare nuove armi e per proseguire la jihad in Somalia: “Il resto servirà a gestire il Paese: a pagare le scuole, a comprare il cibo e le medicine che distribuiamo al nostro popolo, a formare i poliziotti che mantengono l’ordine e fanno rispettare le leggi del Corano“.