> > Maryan Ismail: "Silvia Romano? Questo non è Islam: è nazi-fascismo"

Maryan Ismail: "Silvia Romano? Questo non è Islam: è nazi-fascismo"

Silvia romano lettera Maryan Ismail

Secondo la professoressa somala Maryan Ismail, la conversione di Silvia Romano è dovuta ad uno stato di necessità più che di libertà.

La docente di antropologia dell’immigrazione, Maryan Ismail, nata in Somalia e in Italia da 35 anni, ha scritto una lettera pubblicata su Facebook indirizzata a Silvia Romano nella quale parla della tanto discussa conversione all’Islam della ragazza. La sua non è una scelta di libertà, non può esserlo stata in quella situazione. E poi quale Islam ha conosciuto Silvia? Quello pseudo religioso che viene utilizzato per tagliarci la testa? Quello dell’attentato di Mogadiscio che ha provocato 600 morti innocenti? Quello che violenta le nostre donne e bambine? No, non è Islam questa cosa. È nazi-fascismo, adorazione del male. È puro abominio. È bestemmia verso Allah e tutte le vittime. I simboli, soprattutto quelle sul corpo delle donne hanno un grande valore. E quella tenda verde (lo jilbab, abito tradizionale somalo indossato da Silvia al suo rientro in Italia, ndr) non ci rappresenta. Quando e se sarà possibile, se la giovane Silvia vorrà, mi piacerebbe raccontarle la cultura della mia Somalia”.

Silvia Romano, la lettera di Maryan Ismail

La professoressa torna poi sulla possibilità che la conversione sia avvenuta solo perchè la ragazza avrebbe capito che senza di questa sopravvivere sarebbe stato impossibile: “Comprendo tutto di Silvia. Al suo posto mi sarei convertita a qualsiasi cosa pur di resistere, per non morire. Mi sarei immediatamente adeguata a qualsiasi cosa mi avessero proposto, pur di sopravvivere”.

A questo atto di comprensione fa poi seguito un commento anche sul vestito indossato dalla ragazza al momento del suo arrivo in Italia: “Non mi piacciono per nulla le discussioni sul suo abito (che per cortesia non ha nulla di somalo, bensì è una divisa islamista che ci hanno fatto ingoiare a forza), né la felicità per la sua conversione da parte di fazioni islamiche italiane o ideologizzati di varia natura”.