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Coronavirus, a Roma raddoppiano i casi

coronavirus Roma

A Roma i casi di coronavirus raddoppiano rispetto a ieri. Resta comunque un dato positivo dalla regione e sono in calo i decessi.

A Roma 21 nuovi casi di coronavirus, quasi il doppio rispetto ai giorni passati. Il Lazio arriva a 38 positivi. Dati non allarmanti: diminuiscono i decessi.

Coronavirus, a Roma raddoppiano i positivi

A Roma aumentano i casi di coronavirus rispetto ai giorni scorsi. Si contano 21 positivi rispetto agli 11 delle precedenti giornate. Non è ancora possibile dire che sia l’effetto della fine del lockdown, ma confrontando i dati si è registrato un lieve aumento. In scala nazionale, restano comunque positivi i numeri e l’aumento totale in tutto il Lazio è dello 0,52%. Insomma, niente di allarmante, ma si tratta di una situazione da tenere sotto controllo per evitare una nuova impennata.

I nuovi casi a Roma

I casi che si sono registrati nel romano sono:

  • 7 positivi all’Asl 1
  • 14 positivi all’Asl 2
  • 0 positivi all’Asl 3

Situazione più delicata per l’Asl 6 con 10 nuovi casi, mentre all’Asl 4 c’è un solo positivo e nell’Asl 5 sono 3. A Viterbo si registrano 3 nuovi casi, mentre le altre regioni sono a quota 0.

Gli ultimi decessi nella regione Lazio

Per quanto riguarda i decessi, c’è un uomo di 91 anni all’ Asl Roma 4 ed una donna di 93 anni all’Asl Roma 5. Al Columbus Covid Hospital è morto un uomo di 69 anni ed al Sant’Andrea sono morte due donne di 54 anni ed una 90 anni. Aveva 90 anni anche l’uomo deceduto per coronavirus a Viterbo.

Allarme assembramenti a Roma

Il presidente dell’Ordine dei medici della Capitale, Antonio Magi, ha denunciato la presenza a Roma di innumerevoli assembramenti. “A Roma si vede troppa gente in giro. – ha dichiarato il medico – Ci sono assembramenti vicino ai supermercati, ai negozi, alle tabaccherie. Tanta gente in auto. Ma è troppo presto, si rischia di tornare indietro”.

Lo stesso medico dice che i dati sono soddisfacenti ma è ancora molto alto il pericolo: “I dati sono soddisfacenti. Ma stiamo camminando in equilibrio sull’orlo di un precipizio. Basta poco per perdere quanto guadagnato. Le persone sono stanche, è comprensibile. Ci sono discussioni nelle file, c’è voglia di uscire. Ma farlo tutti insieme è irresponsabile. E’ necessario scaglionarsi. E continuare a stare a casa quando uscire non è indispensabile”.