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Gli spostamenti tra regioni rimangono congelati e limitati all'urgenza

spostamenti tra regioni

Gli spostamenti tra regioni continuano ad essere ridotti a quelli strettamente necessari per evitare condizionamenti sulla curva epidemiologica.

Durante la conferenza stampa relativa alla presentazione del Decreto Rilancio, il Premier Conte ha affermato che gli spostamenti tra regioni rimangono congelati e limitati alle urgenze lavorative e di salute. D’accordo infatti con gli amministratori locali si è deciso di aspettare a renderli consentiti per evitare che possano condizionare una valutazione della curva epidemiologica relativa ai contagi da coronavirus.

Spostamenti tra regioni

Probabilmente quindi nella seconda settimana di maggio, mentre si prospetta di anticipare la riapertura di alcune attività originariamente programmata per giugno, spostarsi tra territori regionali differenti non sarà ancora consentito. La decisione è giunta al termine di un confronto con i diversi presidenti che gli hanno espresso l’esigenza “che questi spostamenti tra regioni, con per altro differenti situazioni sanitarie, rimangano congelati o limitati al massimo, almeno in questa fase“.

Rispondendo alla domanda di un giornalista, il Premier ha spiegato che con la riapertura di moltissimi esercizi nei giorni a seguire, essi potrebbero creare confusione. Per questo è meglio un rinvio, forse a partire dal 1 giugno come ipotizzato dal viceministro Sileri. Conte ha poi specificato che il decreto relativo agli spostamenti non è ancora pronto e che giungerà nelle settimane a seguire dopo ulteriori confronti con le Regioni.

Ci avviamo ad una ripartenza pressoché completa. E’ bene che non ci siano troppi trasferimenti interregionali che potrebbero condizionare una valutazione della curva epidemiologica“, ha infine dichiarato.